Ecobonus 110% e sismabonus nel Decreto Rilancio

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Il Governo ha presentato, nel Decreto Rilancio il 13 maggio 2020, l’ormai famoso ecobonus 110%. Il decreto prevede un bonus del 110% delle spese sostenute per la ristrutturazione in chiave green delle abitazioni. Lo stesso decreto prevede un sismabonus, sempre del 110% per la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare italiano.

Non appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale provvederemo a fornire tutti i dettagli relativi ai bonus previsti nel Decreto Rilancio, il decreto che rinnova e amplia il provvedimenti presi con il Decreto Cura Italia. Ad esempio con il Reddito di Emergenza.

L’agevolazione potrà avere la forma di

  • detrazione fiscale
  • sconto in fattura con cessione del credito

Lo sconto sarà concesso ai contribuenti che potranno cedere il credito a

  • impresa che ha realizzato i lavori
  • banche
  • altri intermediari finanziari

Chi potrà usufruire dell’ecobonus 110%, per che cosa e quando?

L’ecobonus 110% potrà essere usato da tutte le famiglie per lavori

  • svolti nella prima casa
  • nei condomini

e fatturati dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

L’utilizzo del bonus porterà un vantaggio fiscale del 110% delle spese sostenute. Ci vorranno 5 anni per recuperare quanto detraibile  in tranches durate questo periodo.

Si tratta quindi di un deciso miglioramento dell’ecobonus finora in vigore per il quale le detrazioni riguardano il 65% delle spese e vengono restituite in dieci anni.

Rientrano nella nuova forma di incentivo i lavori già previsti e/o in corso per i vecchi ecobonus e sismabonus. Inoltre nel nuovo provvedimento rientrano due nuove tiptologie di impianti

  • fotovoltaici per la produzione di energia elettrica
  • colonnine di ricarica e accumulatori per auto elettriche

Tetti di spesa e di detrazione dell’ecobonus

Al nuovo ecobonus del 110% si applicheranno gli stessi limiti di spesa e di detrazione previsti per le diverse tipologie di intervento.

Per quel che riguarda le installazioni di nuovi impianti di riscaldamento e acqua sanitaria si parla di un tetto di spesa di 30mila euro che va moltiplicato per il numero delle unità immobiliari, se in combinazione con l’installazione di impianti fotovoltaici.

Per quel che riguarda il cappotto termico i lavori devono coprire una superficie maggiore del 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio.

Anche qui è presente un tetto di spesa: 60mila euro anche questi da  moltiplicare per il numero delle unità immobiliari dell’edificio.

Nel provvedimento rientrano anche i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza dei giardini condominiali oltre alla rimozione di eventuali parti in amianto dai tetti.

Il meccanismo dello sconto del credito

Con lo sconto in fattura si tenta di far fronte alla mancanza di liquidità che in questo momento affligge il mercato. Tanti cittadini italiani non hanno soldi da investire in operazioni di ristrutturazione.

Lo sconto in fattura permette ai cittadini di fare interventi  a costo zero ma nei fatti sposta il problema della liquidità sulle aziende.

Per cercare di limitare eventuali ostruzioni resistenza da parte delle imprese, sono state annunciate misure per sostenere la liquidità del comparto.

Il credito di imposta potrà essere ulteriormente ceduto a banche e intermediari finanziari. Tutto questo indipendentemente dalla possibilità di far fronte ai pagamenti (situazione precedente al Decreto Rilancio) lo sconto in fattura sarà esteso a tutti quelli che lo vorranno utilizzare.

Si ma chi paga?

Il rilancio del settore dell’edilizia è uno dei punti di forza delle misure post covid-19. Un provvedimento grazie al quale ristrutturare casa, installare pannelli fotovoltaici, rifare la facciata del palazzo ha praticamente costo zero, può essere interamente a carico dello Stato? Come è possibile?

La risposta sta nella ricaduta che ha sui conti dello stato l’andamento del settore edilizio. Tra le tasse che le aziende pagheranno, l’occupazione che riprenderà quota e l’indotto che ruota intorno al settore lo Stato prevede addirittura un bilancio positivo tra i costi e i benefici di questa operazione.