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  • Mutuo Green un finanziamento vantaggioso ed ecologico

    Mutuo Green un finanziamento vantaggioso ed ecologico

    Negli ultimi anni sono stati proposti progetti a livello Europeo allo scopo di finanziare mutui che possano avere sia un riscontro economico agevolato, sia un basso impatto ambientale. È così che nasce il Mutuo Green, un finanziamento bancario finalizzato all’acquisto o alla riqualificazione di una casa ad alta efficienza energetica.

    Mutuo Green e EeMAP

    L’EeMAP (Energy Efficient Mortgages Action Plan) è un piano d’azione in materia di efficienza energetica messo in campo dall’Unione Europa. È nato con lo scopo d’incentivare la riqualificazione e l’acquisto di edifici.

    I principali obbiettivi energetico climatici che L’Europa deve raggiungere entro il 2030 sono:

    • tagliare del 40% l’emissione del gas serra
    • far sì che almeno il 32% dell’energia prodotta provenga da fonti rinnovabili
    • raggiungere un livello di efficienza energetica del 32,5%

    Il Mutuo Green per l’acquisto di una casa, si può ottenere per l’acquisto e la riqualificazione di abitazioni ad alta efficienza energetica. Per ottenerlo un immobile deve essere di classe energetica A o B.

    Per classe energetica s’intende l’efficienza in termini di consumi di acqua, energia elettrica e riscaldamento di un immobile.

    All’immobile gli viene attribuita, come accade anche per gli elettrodomestici, una targhetta colorata col livello di consumo energetico, con classi che vanno dalla A alla G a seconda dell’efficienza. Le classi A sono le più efficienti, le g sono le meno efficienti.

    APE attestato prestazione energetica

    Quindi l’immobile avrà un’Attestato di Prestazione Energetica (APE) che attesta, sia in caso di acquisto che in caso di affitto, in quale classe energetica rientra lo stabile.

    Dal 1 Luglio 2009 la certificazione di classe energetica è diventata obbligatoria sia per l’acquisto di un immobile, sia per l’affitto, ma non tutti gli stabili ne sono soggetti.

    Sono esclusi dalla certificazione energetica:

    • gli edifici vecchi o antichi non dotati d’impianto di riscaldamento
    • i fabbricati isolati, di superficie massima di 50 mq
    • i fabbricati agricoli, industriali e artigianali non residenziali, ad esempio una serra
    • beni immobili paesaggistici e culturali che possono essere solo restaurati per non danneggiarne il carattere artistico o storico

    Ed eventuali altri immobili per i quali vanno verificate le caratteristiche al momento in cui si richiede il prestito.

    Cos’è il Mutuo Green?

    Il Mutuo Green è un progetto a livello Europeo che permette di agevolare in termini sia di sostenibilità ambientale che economica, l’acquirente di un immobile. Grazie a questo progetto si ottengono infatti:

    • miglioramento di efficienza energetica
    • impatto positivo sul valore dell’immobile
    • bollette più basse
    • minore probabilità d’insolvenza del credito

    Attualmente al progetto partecipano 42 banche europee di cui 10 italiane. Alcune di queste che aderiscono ad esempio sono:

    • Monte dei Paschi di Siena
    • Banco BPM
    • Unicredit

    Tutti i cittadini possono partecipare a questo progetto. Come? Utilizzando e auto-consumando l’energia prodotta da fonti rinnovabili, come il vento, la luce ed altre fonti.

    Inoltre oggi, possiamo usufruire di incentivi ed ecobonus, cioè di agevolazioni fiscali, sulle spese per interventi di riqualificazione energetica. E ogni Stato dell’Unione Europa deve intervenire fornendo condizioni finanziare favorevoli per riqualificare gli edifici.

    Il prestito che si può richiedere per questo tipo d’incentivi è appunto il Mutuo Green e può essere per:

    • acquisto casa
    • ristrutturazione casa
    • costruzione bio edilizia

    Come posso ottenere questo tipo di prestito?

    Innanzitutto per richiedere il Mutuo Green servono:

    • carta d’identità
    • codice fiscale
    • documentazione reddituale
    • certificazione delle caratteristiche eco sostenibili (APE)

    Se il prestito è richiesto per l’acquisto di una casa, questo prevede che l’abitazione debba essere certificata alla categoria A o B, o che debba rispettare i parametri di efficienza eco sostenibili. I tassi d’interesse applicati per questo genere di mutuo sono sia di tipo fisso che variabile. Entrambi verranno proposti a condizioni più favorevoli.

    I Mutui Green possono finanziare anche fino all’80% o al 100% del valore dell’immobile. Spesso, chi acquista casa nuova, vuole migliorare alcune condizioni. A volte si interviene sull’accrescimento dell’isolamento termico, o sugli impianti di riscaldamento ad alta efficienza o altro. Così alcune banche concedono un finanziamento extra per la copertura delle spese di riqualificazione.

    In caso di richiesta del mutuo per la ristrutturazione, bisogna presentare il preventivo delle spese da sostenere. Bisogna dimostrare che i lavori, porteranno ad un aumento di classe energetica dell’edificio, migliorandone le prestazioni di almeno il 30%.

    Il tasso concesso è a condizioni vantaggiose e può essere sia fisso che variabile. Il prestito può coprire tutto o in parte le spese legate ai lavori di ristrutturazione.

    Se il mutuo invece è richiesto per costruzione bio edilizia, cioè per case green a basso impatto ambientale, bisogna presentare una particolare certificazione; c’è bisogno di attestare l’eco-sostenibilità dell’immobile.

    L’importo del finanziamento generalmente in questi casi è del 70% fino al 90% del valore dell’immobile. I mutui sono a tasso fisso o variabile e di una durata generalmente fino a 30 anni.

    Il periodo di durata del prestito può variare dai 10 ai 30 anni, a secondo della somma richiesta, delle condizioni generali e della banca.

    I vantaggi del Mutuo Green

    Le condizioni a cui si propone il Mutuo Green sono molto vantaggiose, infatti, i prestiti, vengono erogati a:

    • tassi d’interesse più bassi
    • sconti sullo spread della Banca
    • sconti dedicati alle polizze assicurative
    • Loan to Value (LTV) più favorevole, cioè il rapporto tra la somma concessa e il valore della proprietà

    Il parametro LTV serve per determinare il livello di rischio del prestito in base al valore di mercato dell’immobile. Più è alto LTV più è alto il tasso d’interesse del mutuo.

    Il risparmio energetico comporta bollette per la fornitura di energia più basse e di conseguenza un risparmio economico. Questo rende più sicure le banche sulla liquidità dell’acquirente dalla quale dovranno riscuotere il credito.

    Inoltre le agevolazioni fiscali previste dalla Legge di Bilancio 2021 prevedono altri sconti del 50% o del 65% per:

    • sostituzione infissi
    • impianti di climatizzazione
    • installazione di impianti solari
    • isolamento degli spazi contro lo scompenso termico e l’inquinamento acustico
    • per l’installazione di schermature solari come persiane o tapparelle

    Infine con l’EeDaPP (Energy Efficient Data Protocol and Portal) protocollo e portale di energie a basso consumo, si registrano i beni ipotecati. Cioè si effettua la registrazione dei dati relativi ai prestiti energeticamente efficienti e si analizzano. Lo scopo è di sviluppare un mercato per i finanziamenti energetici ai fini di emissioni di obbligazioni ever green /energy efficient. Ai dati si potrà accedere attraverso un portale comune e centralizzato.

  • Cosa significa mutuo a tasso fisso?

    Cosa significa mutuo a tasso fisso?

    Il mutuo a tasso fisso è una delle tipologie di finanziamento finalizzato all’acquisto di beni o servizi che è possibile fare in Italia. Lo scopo per il quale di solito si stipula un mutuo a tasso fisso è l’acquisto della casa. È possibile usare questa soluzione anche per altri scopi, in questi casi si parla di mutui per

    • ristrutturazione, finalizzati a lavori di sistemazione di opere immobiliari
    • edilizia, erogati per finanziare opere edili
    • liquidità, concessi per fare fronte ad esigenze finanziarie
    • mutui chirografari, poco utilizzati, simili ad un prestito per la mancanza dell’ipoteca

    Il mutuo a tasso fisso

    Tutte le tipologie di mutuo possono essere erogate sia nella formula a tasso variabile che in quella a tasso fisso. Per capire bene cosa vuol dire tasso fisso è necessario capire cosa è il tasso di interesse in un mutuo.

    In un mutuo il tasso di interesse è il prezzo da pagare per avere in prestito il denaro, è espresso in percentuale e può essere applicato in diversi modi. Uno di questi è il tasso fisso.

    Il tasso fisso è la percentuale da pagare per l’erogazione del mutuo concordata con la banca, è calcolata in maniera da essere pagata con rate di valore costante per l’intera durata dell’ammortamento del finanziamento. Detta percentuale non varia nel tempo è resta quindi fissa fino alla scadenza del mutuo.

    Tasso fisso ed ammortamento alla francese

    Da notare che in Italia le banche erogano mutui con piano di ammortamento alla francese. Il piano di ammortamento alla francese prevede una composizione della rata di mutuo che varia nel tempo. Per la precisione varia ad ogni rata. Il mutuo a tasso fisso quindi, pur avendo una rata costante non ha la componente interessi uguale per ogni rata.  Per effetto dell’ammortamento alla francese la quota interessi è molto alta con la prima rata e decresce nel tempo fino ad arrivare a zero con l’ultima rata.

    Si potrebbe quindi pensare che non si tratta veramente di un mutuo a tasso fisso in quanto la componente relativa agli interessi varia ad ogni rata. Non è così. Il tasso viene proposto dalla banca in fase di trattativa ed è calcolato aggiungendo una  percentuale di profitto (lo spread) al tasso corrente per il finanziamento del denaro a tasso fisso (l’EurIRS). Il tasso così calcolato, EurIRS+spread, non cambierà per tutta la durata del mutuo e le rate avranno tutte lo stesso importo. Quella che cambia è la composizione delle singole rate, ma questo non ha nulla a che vedere con il tasso applicato che, per l’appunto, è fisso.

    La composizione della rata del mutuo a tasso fisso

    Ho già accennato alla composizione della rata del mutuo a tasso fisso nella sezione precedente. È il caso di analizzarla un po’ meglio per comprendere bene cosa si paga ed a chi con le rate del mutuo.

    La rata del mutuo ha due componenti dette quote

    • quota capitale
    • quota interessi

    La quota capitale è quella che si paga per restituire i soldi avuti in prestito, la quota interessi è quella che si paga affinché la banca che ha erogato il mutuo abbia un suo guadagno nell’operazione.

    La quota interessi a suo volta viene calcolata sommando due tassi di interesse diversi

    • l’EurIRS
    • lo spread

    Il tasso di interesse eurupero – EurIRS

    L’EurIRS (Euro Interest Rate Swap) è il tasso al quale viene acquistato, a copertura del rischio, il denaro dalle banche. In teoria le banche acquistano il denaro dai principali istituti di credito europei per poterlo prestare a chi lo richiede, pagandolo al tasso EurIRS. In pratica non è proprio così perchè le banche possono utilizzare anche la liquidità di cui dispongono per prestare i soldi sotto forma di prestiti o mutui (e altre forme di finanziamento come i fidi). È interessante notare che tra le liquidità di una banca ci sono anche i soldi che vengono depositati sui conti correnti.

    Lo spread nel mutuo

    Lo spread è quindi la parte della quota interessi con la quale la banca realizza il proprio guadagno sull’operazione di mutuo (unica fonte di guadagno quando il denaro per il mutuo è anch’esso finanziato).

    Di solito, quando una banca pubblicizza un mutuo, comunica solo qual è lo spread applicato. Questa foema di comunicazione tel tasso è corretta perchè eventuali variazioni dell’EurIRS non sono controllabili dall’istituto di credito. In caso di concessione del mutuo, si conoscerà il tasso definitivo calcolato secondo la formula EurIRS+spread al momento della stipula sulla base dell’EurIRS corrente.

    Non è il caso di temere che si possano avere brutte sorprese al momento dell’erogazione del mutuo, di solito le oscillazioni dell’EurIRS sono minime ed influiscono in maniera trascurabile sulla rata.

    Le garanzie a copertura del mutuo a tasso fisso

    Quando una banca emette un prestito chiede sempre una garanzia a copertura del rischio di insolvenza.

    Le forme di garanzia alle quali di solito ricorrono le banche sono

    • ipoteche
    • fideiussioni
    • cambiali ipotecarie

    Il mutuo per l’acquisto di un immobile è di solito ipotecario. Questo vuol dire che a garanzia del pagamento c’è lo stesso bene che si acquista con i soldi presi in prestito. La formula è quella dell’ipoteca.

    Oltre a queste garanzie le banche possono chiedere la stipula obbligatoria di polizze assicurative

    • contro l’incendio e lo scoppio dell’immobile oggetto del mutuo
    • sulla vita degli obbligati al pagamento delle rate
    • contro il rischio di disoccupazione o di invalidità degli obbligati

    In casi molto rari e per valori di immobili particolarmente elevati le banche possono chiede l’acquisto opzioni put contro il negative equity, per coprire il rischio di svalutazione dell’immobile.

  • Mutuo cointestato: come si fa, cosa comporta

    Mutuo cointestato: come si fa, cosa comporta

    Durante gli ultimi anni la crisi economica ha spinto sempre più persone a richiedere prestiti e mutui per affrontare le spese più consistenti. Comprare un’auto, acquistare o ristrutturare casa non sono cosa che si possono fare sempre in contanti. Sempre più spesso, sia per una questione personale che economica, le esigenze portano ad unire le forze per poter raggiungere determinati obiettivi come l’acquisto di una casa. In questo caso è utile che il mutuo risulti intestato ad entrambe i richiedenti: parliamo del mutuo cointestato. In questo articolo troverete una pratica guida su come cointestare un mutuo.

    Mutuo cointestato: chi può richiederlo

    I conviventi  possono cointestare il mutuo?

    Spesso si da per scontato che a richiedere un mutuo cointestato siano soltanto i coniugi. In realtà chiunque, in presenza delle dovute garanzie richieste dalla banca, può richiedere un mutuo cointestato. Per esempio un mutuo cointestato padre figlio o tra conviventi e amici. All’istituto bancario insomma non importa se siete sposati, amici o parenti; a contare sono i requisiti reddituali che devono essere compatibili con il tipo di finanziamento richiesto.

    Perché cointestare un mutuo

    Si può decidere per cointestare il mutuo per vari motivi. In primis per rendere due o più persone proprietarie dell’immobile ma vi sono anche altri motivi. Le banche spesso richiedono garanzie reddituali che un unico contribuente non può fornire, in questo caso cointestare un mutuo rappresenta la soluzione ideale.

    Mutuo cointestato come funziona

    Come cointestare un mutuo: guida

    Per cointestare un mutuo è necessario che entrambi i richiedenti presentino le medesime documentazioni bancarie utili per sottoscrivere la loro volontà di richiedere il prestito. Tale documentazione deve essere certificata da un notaio in modo che entrambi i soggetti possano essere registrati in quanto intestatari del finanziamento. Insomma, l’iter da seguire per richiedere un mutuo cointestato è praticamente il medesimo previsto per la richiesta di un mutuo tradizionale, con la differenza che entrambi i richiedenti devono presentare la relativa documentazione.

    Mutuo cointestato documenti da presentare

    Trai documenti da presentare per richiedere un mutuo cointestato ricordiamo:

    • Certificato di residenza.
    • Certificato storico di residenza rilasciato dal Comune nell’eventualità vi siano degli omonimi protestanti.
    • Stato di famiglia.
    • Certificato di stato libero (se single) certificato di matrimonio (se coniugati).
    • Attestazione d’iscrizione all’Albo (per i liberi professionisti).
    • Attestazione d’iscrizione alla Camera di Commercio (per i lavoratori autonomi).
    • Copia della dichiarazione dei redditi.
    • Copia delle ultime 2 buste paga.

    mutuo cointestato

    Mutuo cointestato detrazioni

    Con i mutui cointestati i cosiddetti interessi passivi sono detraibili al 19% fino ad una soglia massima di 4.000 euro. Tale cifra è da ripartire trai due titolari del mutuo, ragion per cui parliamo di una spesa massima detraibile di 2.000 euro a testa.
    Tuttavia, se per esempio uno dei due titolari del mutuo risulta fiscalmente a carico del coniuge, questi potrà detrarre il 100% degli interessi passivi.

    Poniamo l’esempio di due coniugi che hanno stipulato un contratto di mutuo cointestato al 50% per l’acquisto della casa da adibire ad abitazione principale. Anche la proprietà dell’immobile è al 50% tra i due. Uno dei coniugi si accolla al 100% le rate del mutuo.

    Come funziona in un caso come questo la detrazione degli interessi passivi su tale mutuo?

    Bisogna fare riferimento all’articolo 15 del TUIR il quale stabilisce: qualora il mutuo, relativo all’abitazione principale di proprietà comune sia intestato ad entrambi i coniugi, la detrazione delle rispettive quote può essere conseguita da uno di essi soltanto nell’ipotesi in cui l’altro coniuge sia fiscalmente a carico del primo. Diversamente, la detrazione va ripartita al 50% ciascuno.

    Mutuo cointestato unico proprietario

    Come funzionano le detrazioni fiscali in caso di mutuo cointestato con un unico proprietario

    Quando un mutuo è cointestato ma non risulta cointestata anche la proprietà della casa (quindi parliamo di un mutuo cointestato con un unico proprietario dell’immobile) cambia il discorso per quanto riguarda gli interessi passivi del finanziamento. In questo caso infatti può beneficiare delle detrazioni degli interessi passivi (al 50%) soltanto la persona alla quale è intestato sia il mutuo che la proprietà dell’immobile.

    Mutuo cointestato e casa no

    Se invece il mutuo risulta intestato solo ad un coniuge è possibile detrarre il 100% degli interessi passivi anche nel momento in cui invece la proprietà dell’immobile risulta cointestata.

    Mutuo cointestato: morte di un cointestatario

    In caso di morte di uno dei cointestatari di un mutuo ciò che avverrà dipende sostanzialmente da eventuali scelte che sono state effettuate al momento della stipula del contratto. Per esempio se è stata sottoscritta una polizza assicurativa relativa all’eventuale decesso di uno dei coniugi. Se non è stata sottoscritta alcuna assicurazione sono gli eredi della persona deceduta a dover procedere con il pagamento delle rate. Tuttavia è bene ricordare che l’interesse delle banche è quello di ricevere i pagamenti regolarmente. Chi pagherà quindi (oltre al titolare originario superstite) non lo decide dunque la banca ma gli stessi eredi.

    Quando viene aperta la successione, saranno gli eredi a doversi intestare il mutuo sostituendo di fatto la persona mancata. Ovviamente per procedere con la nuova intestazione del mutuo è necessario che il tutto venga sottoscritto davanti ad un notaio presentando tutta una documentazione che attesti l’effettivo ruolo di erede (inoltre è necessario presentare anche un certificato del debito residuo da richiedere all’istituto bancario).

    Ovviamente le info riportate riguardano casistiche nelle quali i successori accettano l’eredità ma questi possono anche rifiutarla e non incorrere in alcun coinvolgimento. Inoltre la banca si riserva comunque il diritto di accettare o meno i nuovi intestatari del mutuo in base alle garanzie fornite dagli eredi.

    Mutuo cointestato se uno dei due non paga

    Partiamo dal presupposto che le banche non si pongono molti problemi nel momento in cui uno dei cointestatari di un mutuo non paga le rate. Per l’istituto di credito infatti un mancato pagamento è un mancato pagamento, a prescindere dal soggetto responsabile. Entrambe i mutuatari infatti risultano responsabili dei pagamenti, indipendentemente da chi produce il reddito. Ragion per cui le conseguenze potrebbero essere davvero problematiche per entrambi i contraenti.

    Cosa fare se uno dei cointestatari di un mutuo non paga?

    Per risolvere eventuali problemi legati al mancato pagamento di uno degli intestatari di un mutuo cointestato, ed evitare, nella peggiore delle ipotesi, di perdere la casa o essere costretti a venderla, vi sono delle soluzioni. Un’opzione è quella di procedere con la sostituzione del mutuo. In questo modo la banca può modificare gli intestatari del contratto precedente (sia in caso di mutuo cointestato o garante). Un’altra strada è quella dell’accollo del mutuo.

    Tramite questa soluzione infatti uno dei cointestatari resta proprietario dell’immobile e mantiene, in via esclusiva, le condizioni del mutuo sottoscritto in precedenza. Uno dei titolari del mutuo insomma acquista l’intero immobile, si accolla l’intero mutuo e diventa l’unico proprietario della casa. Ovviamente sia in caso di sostituzione che accollo del mutuo, il tutto dipende dal responso della banca che procederà con gli opportuni controlli per verificare la presenza delle garanzie necessarie.

  • Documenti per il mutuo: quali sono richiesti

    Documenti per il mutuo: quali sono richiesti

    Questa guida sui documenti per il mutuo ha come obbiettivo una panoramica sulle leggi e passaggi burocratici atti alla concessione del mutuo. Per richiedere un mutuo la normativa italiana prevede che si presentino alla banca alcuni documenti relativi alla situazione anagrafica e patrimoniale del cliente. Questa documentazione permette di valutare l’ammissibilità del richiedente a usufruire del finanziamento grazie a tecniche e sistemi di credit scoring. Inoltre la banca chiede una completa documentazione relativa all’immobile da acquistare.

    Il fatto è che la richiesta di un mutuo necessita di una serie di documenti che la banca vuole esaminare prima di dare il suo assenso.
    Si parte dalla fotocopia di un documento di identità e del codice fiscale: documenti che, nel caso siate correntisti, siano già in possesso della banca. I documenti necessari si dividono in documenti anagraficidocumenti reddituali e documentazione relativa all’immobile.

    Documenti per il mutuo: anagrafici

    • copia della carta d’identità o passaporto
    • copia del codice fiscale/tessera sanitaria
    • certificato di residenza (o contestuale)
    • certificato dello stato di famiglia (o contestuale)
    • permesso di soggiorno (per i cittadini extracomunitari)
    • estratto dell’atto di matrimonio (solo coniugati)
    • eventuale omologa di separazione o sentenza di divorzio

    Se si è sposati, occorre presentare un certificato di matrimonio e la dichiarazione di assenso del coniuge (se cointestatario dell’immobile) all’iscrizione dell’ipoteca

    L’istituto di credito vi può poi chiedere lo stato di famiglia per verificare se avete persone a carico. Questa misura serve a capire se siete in grado di sostenere le rate di mutuo in funzione delle vostre entrate, per appurare le quali dovrete presentare la dichiarazione annuale dei redditi.

    Documenti richiesti sulla condizione lavorativa e reddituale

    • copia della dichiarazione dei redditi (modello CUD, UNICO, 730)
    • lavoratori dipendenti: copia delle ultime buste paga, eventuale dichiarazione del datore di lavoro circa il tipo di assunzione (tempo indeterminato)
    • lavoratori autonomi e  liberi professionisti: copia delle ultime dichiarazioni dei redditi e modello F24. Certificato di iscrizione alla camera di commercio (lavoratori autonomi), certificato di iscrizione all’albo professionale (liberi professionisti)
    • pensionati: cedolino della pensione
    • Estratto conto corrente aggiornato

    In alcuni casi le banche possono chiedere ai lavoratori dipendenti le ultime buste paga per accertare l’attuale livello di entrate al netto di eventuali trattenute extra aziendali (mensa, leasing auto, fondo mutualistico aziendale, prestito aziendale ecc.).

    Situazione immobiliare

    Particolare attenzione viene rivolta, nella valutazione dei documenti per il mutuo, al valore della casa. L’immobile costituisce l’effettiva garanzia del debito. È necessario presentare una serie di documenti a cominciare da una perizia eseguita sul posto da parte o di un ingegnere, di un architetto o di un geometra iscritto all’albo.

    Con la perizia viene stabilita l’ubicazione, lo stato di conservazione e l’età dell’immobile. Viene chiesta anche una verifica notarile, che ha lo scopo di accertare che non vi siano ipoteche, usufrutti o altri vincoli. In genere è la banca stessa che dispone queste perizie anche se, in alcuni casi, può accettare i risultati presentati con perizie pagate (a costi più contenuti) da voi.

    Verrà anche richiesto un estratto di mappa del Nuovo Catasto Terreni e del Nuovo Catasto Edilizio Urbano. Allo stesso tempo vi sarà chiesta la sottoscrizione di una polizza di assicurazione dei fabbricati contro i danni da incendi, fulmini, gas e infortuni.

    La banca poi vuole essere sicura che il venditore sia l’effettivo proprietario dell’immobile. Per questa ragione va presentata una copia del rogito precedente, dell’atto di successione (nel caso in cui il venditore abbia ricevuto il bene in eredità) o della licenza edilizia ottenuta dal costruttore se si acquista direttamente da lui.

    È infine necessario presentare copia del compromesso, il contratto preliminare con il quale le parti si impegnano a concludere la compravendita, che dimostra che state realmente acquistando la casa.

    Documenti per il mutuo: immobile

    • atto di provenienza dell’immobile
    • planimetria catastale dell’unità immobiliare
    • copia del compromesso (o proposta di vendita)
    • copia del certificato di abitabilità
    • eventuale denuncia di successione
    • certificazione energetica

    È possibile che alcuni istituti di credito richiedano anche altra documentazione, talvolta anche in virtù della  situazione specifica del richiedente. Ai soggetti separati o divorziati potrà essere chiesto di esibire la sentenza di separazione o divorzio oppure i cittadini extracomunitari dovranno presentare insieme agli altri documenti una copia del permesso di soggiorno, etc.

    Prima di avviare una trattativa per l’acquisto di una casa è bene contattare preventivamente l’ istituto di credito o la banca in modo da poter sapere quali sono tutti i documenti necessari. È bene anche tenere conto che l’esito di una domanda di mutuo dipende anche da ciò che l’aspirante mutuatario può fornire alla banca a garanzia del finanziamento e dal fatto che questo che abbia tutti i requisiti necessari.