Tag: Rata del mutuo

  • Mutuo cointestato: come si fa, cosa comporta

    Mutuo cointestato: come si fa, cosa comporta

    Durante gli ultimi anni la crisi economica ha spinto sempre più persone a richiedere prestiti e mutui per affrontare le spese più consistenti. Comprare un’auto, acquistare o ristrutturare casa non sono cosa che si possono fare sempre in contanti. Sempre più spesso, sia per una questione personale che economica, le esigenze portano ad unire le forze per poter raggiungere determinati obiettivi come l’acquisto di una casa. In questo caso è utile che il mutuo risulti intestato ad entrambe i richiedenti: parliamo del mutuo cointestato. In questo articolo troverete una pratica guida su come cointestare un mutuo.

    Mutuo cointestato: chi può richiederlo

    I conviventi  possono cointestare il mutuo?

    Spesso si da per scontato che a richiedere un mutuo cointestato siano soltanto i coniugi. In realtà chiunque, in presenza delle dovute garanzie richieste dalla banca, può richiedere un mutuo cointestato. Per esempio un mutuo cointestato padre figlio o tra conviventi e amici. All’istituto bancario insomma non importa se siete sposati, amici o parenti; a contare sono i requisiti reddituali che devono essere compatibili con il tipo di finanziamento richiesto.

    Perché cointestare un mutuo

    Si può decidere per cointestare il mutuo per vari motivi. In primis per rendere due o più persone proprietarie dell’immobile ma vi sono anche altri motivi. Le banche spesso richiedono garanzie reddituali che un unico contribuente non può fornire, in questo caso cointestare un mutuo rappresenta la soluzione ideale.

    Mutuo cointestato come funziona

    Come cointestare un mutuo: guida

    Per cointestare un mutuo è necessario che entrambi i richiedenti presentino le medesime documentazioni bancarie utili per sottoscrivere la loro volontà di richiedere il prestito. Tale documentazione deve essere certificata da un notaio in modo che entrambi i soggetti possano essere registrati in quanto intestatari del finanziamento. Insomma, l’iter da seguire per richiedere un mutuo cointestato è praticamente il medesimo previsto per la richiesta di un mutuo tradizionale, con la differenza che entrambi i richiedenti devono presentare la relativa documentazione.

    Mutuo cointestato documenti da presentare

    Trai documenti da presentare per richiedere un mutuo cointestato ricordiamo:

    • Certificato di residenza.
    • Certificato storico di residenza rilasciato dal Comune nell’eventualità vi siano degli omonimi protestanti.
    • Stato di famiglia.
    • Certificato di stato libero (se single) certificato di matrimonio (se coniugati).
    • Attestazione d’iscrizione all’Albo (per i liberi professionisti).
    • Attestazione d’iscrizione alla Camera di Commercio (per i lavoratori autonomi).
    • Copia della dichiarazione dei redditi.
    • Copia delle ultime 2 buste paga.

    mutuo cointestato

    Mutuo cointestato detrazioni

    Con i mutui cointestati i cosiddetti interessi passivi sono detraibili al 19% fino ad una soglia massima di 4.000 euro. Tale cifra è da ripartire trai due titolari del mutuo, ragion per cui parliamo di una spesa massima detraibile di 2.000 euro a testa.
    Tuttavia, se per esempio uno dei due titolari del mutuo risulta fiscalmente a carico del coniuge, questi potrà detrarre il 100% degli interessi passivi.

    Poniamo l’esempio di due coniugi che hanno stipulato un contratto di mutuo cointestato al 50% per l’acquisto della casa da adibire ad abitazione principale. Anche la proprietà dell’immobile è al 50% tra i due. Uno dei coniugi si accolla al 100% le rate del mutuo.

    Come funziona in un caso come questo la detrazione degli interessi passivi su tale mutuo?

    Bisogna fare riferimento all’articolo 15 del TUIR il quale stabilisce: qualora il mutuo, relativo all’abitazione principale di proprietà comune sia intestato ad entrambi i coniugi, la detrazione delle rispettive quote può essere conseguita da uno di essi soltanto nell’ipotesi in cui l’altro coniuge sia fiscalmente a carico del primo. Diversamente, la detrazione va ripartita al 50% ciascuno.

    Mutuo cointestato unico proprietario

    Come funzionano le detrazioni fiscali in caso di mutuo cointestato con un unico proprietario

    Quando un mutuo è cointestato ma non risulta cointestata anche la proprietà della casa (quindi parliamo di un mutuo cointestato con un unico proprietario dell’immobile) cambia il discorso per quanto riguarda gli interessi passivi del finanziamento. In questo caso infatti può beneficiare delle detrazioni degli interessi passivi (al 50%) soltanto la persona alla quale è intestato sia il mutuo che la proprietà dell’immobile.

    Mutuo cointestato e casa no

    Se invece il mutuo risulta intestato solo ad un coniuge è possibile detrarre il 100% degli interessi passivi anche nel momento in cui invece la proprietà dell’immobile risulta cointestata.

    Mutuo cointestato: morte di un cointestatario

    In caso di morte di uno dei cointestatari di un mutuo ciò che avverrà dipende sostanzialmente da eventuali scelte che sono state effettuate al momento della stipula del contratto. Per esempio se è stata sottoscritta una polizza assicurativa relativa all’eventuale decesso di uno dei coniugi. Se non è stata sottoscritta alcuna assicurazione sono gli eredi della persona deceduta a dover procedere con il pagamento delle rate. Tuttavia è bene ricordare che l’interesse delle banche è quello di ricevere i pagamenti regolarmente. Chi pagherà quindi (oltre al titolare originario superstite) non lo decide dunque la banca ma gli stessi eredi.

    Quando viene aperta la successione, saranno gli eredi a doversi intestare il mutuo sostituendo di fatto la persona mancata. Ovviamente per procedere con la nuova intestazione del mutuo è necessario che il tutto venga sottoscritto davanti ad un notaio presentando tutta una documentazione che attesti l’effettivo ruolo di erede (inoltre è necessario presentare anche un certificato del debito residuo da richiedere all’istituto bancario).

    Ovviamente le info riportate riguardano casistiche nelle quali i successori accettano l’eredità ma questi possono anche rifiutarla e non incorrere in alcun coinvolgimento. Inoltre la banca si riserva comunque il diritto di accettare o meno i nuovi intestatari del mutuo in base alle garanzie fornite dagli eredi.

    Mutuo cointestato se uno dei due non paga

    Partiamo dal presupposto che le banche non si pongono molti problemi nel momento in cui uno dei cointestatari di un mutuo non paga le rate. Per l’istituto di credito infatti un mancato pagamento è un mancato pagamento, a prescindere dal soggetto responsabile. Entrambe i mutuatari infatti risultano responsabili dei pagamenti, indipendentemente da chi produce il reddito. Ragion per cui le conseguenze potrebbero essere davvero problematiche per entrambi i contraenti.

    Cosa fare se uno dei cointestatari di un mutuo non paga?

    Per risolvere eventuali problemi legati al mancato pagamento di uno degli intestatari di un mutuo cointestato, ed evitare, nella peggiore delle ipotesi, di perdere la casa o essere costretti a venderla, vi sono delle soluzioni. Un’opzione è quella di procedere con la sostituzione del mutuo. In questo modo la banca può modificare gli intestatari del contratto precedente (sia in caso di mutuo cointestato o garante). Un’altra strada è quella dell’accollo del mutuo.

    Tramite questa soluzione infatti uno dei cointestatari resta proprietario dell’immobile e mantiene, in via esclusiva, le condizioni del mutuo sottoscritto in precedenza. Uno dei titolari del mutuo insomma acquista l’intero immobile, si accolla l’intero mutuo e diventa l’unico proprietario della casa. Ovviamente sia in caso di sostituzione che accollo del mutuo, il tutto dipende dal responso della banca che procederà con gli opportuni controlli per verificare la presenza delle garanzie necessarie.

  • Mutuo Giovani di Intesa Sanpaolo: anche a lavoratori atipici

    Mutuo Giovani di Intesa Sanpaolo: anche a lavoratori atipici

    Il sogno di acquistare la casa è al primo posto tra i desideri degli italiani, sopratutto dei più giovani. Per venire incontro a questa esigenza Intesa SanPaolo propone, ormai da anni, una soluzione per finanziare l’acquisto della prima casa. Mutuo Giovani è un prodotto pensato per facilitare l’accesso al credito ai giovani, compresi quelli con contratto di lavoro atipico e a tutele crescenti. Mutuo Giovani quindi, è destinato alle persone di età fino a 35 anni che vogliono acquistare un immobile ultimato da adibire a prima casa, inoltre se sei un lavoratore atipico un’assicurazione decennale copre eventuali periodi di disoccupazione (massimo 2 per 6 rate massime ognuno).

    Caratteristiche del Mutuo Giovani di Intesa Sanpaolo

    Questo prodotto ha caratteristiche molto interessanti pensate proprio per venire incontro alle esigenza delle persone più giovani che pur avendo un lavoro non sono ancora riuscite a mettere da parte un po’ di risparmi. Con Mutuo Giovani infatti, è possibile ottenere fino a 250.000 Euro e fino al 100% del valore della casa.

    Si può scegliere tra due di finanziamento:

    • Tasso Fisso con durata massima prevista è di 40 anni. Il tasso di interesse resta costante per tutta la durata del mutuo.
    • Tasso Variabile con durata massima prevista è di 30 anni. Il tasso di interesse è legato al parametro finanziario Euribor 1 mese.

    I requisiti per chiedere ed eventualmente ottenere il mutuo sono:

    • giovani di età compresa fra i 18 e i 35 anni
    • al momento dell’erogazione del mutuo e residenti in Italia da almeno 3 anni

    È concesso anche ai lavoratori con contratto atipico che rispettino i seguenti requisiti:

    • siano lavoratori alla data della domanda di mutuo
    • abbiano lavorato almeno 18 mesi negli ultimi 2 anni
    • siano in possesso di un contratto di lavoro che abbia una durata minima residua di almeno 4 mesi alla data di domanda del mutuo

    Inoltre è possibile avere

    • La sospensione del pagamento della rata per 3 volte  (opzione “Sospensione rate” attiva dopo 24 rate pagate)
    • Le quietanze di pagamento e altri documenti online
    • La polizza Proteggi Mutuo per proteggerti da gravi eventi che possono pregiudicare la capacità di rimborso del mutuo

    La polizza Proteggi Mutuo è a premio unico ed il suo importo è calcolato in base a:

    • durata
    • capitale assicurato
    • età
    • differimento tra scadenza del mutuo e scadenza della polizza

    Piani di rimborso a tasso fisso

    I piani di rimborso a tasso fisso sono due: quello base e quello light. Nel piano base il tasso, e di conseguenza l’importo della rata, sono definiti in fase di contrattazione e rimangono invariati per tutta la durata del mutuo. Il piano light invece prevede un primo periodo di durata variabile da 12 a 120 mesi durante il quale la rate è composta solo da interessi. In questo modo è più leggera ed impegna meno i giovani che possono avere stupendo non ancora all’altezza delle loro potenzialità.

    Piani di rimborso a tasso variabile

    Il piano a tasso variabile è unico e prevede che  il tasso e la rata variano in funzione dell’andamento del parametro di indicizzazione. Il parametro di riferimento può essere l’Euribor a un mese o il MRO (Main Refinancing Operations), il tasso sulle operazioni di rifinanziamento della BCE.

    A chi conviene questo mutuo

    Per le sue caratteristiche questo prodotto andrebbe bene un po’ a tutti. Intesa Sanpaolo però limita ai giovani, con età massima di 35 anni, la possibilità di stipulare. I giovani possono trovarci diversi vantaggi.

    La possibilità di finanziare anche l’intero valore della casa è sicuramente una caratteristica vincente che consente di comprare la casa pur non avendo soldi da parte.

    I lavoratori atipici possono accedere a questo mutuo. Una vasta platea di partite IVA, lavoratori a progetto, stagionali, marittimi, etc., non si vedrà sbattuta la porta in faccia nel momento in cui andranno in banca per chiedere il mutuo. Ovviamente è necessario che questi abbiano un reddito congruo con l’importo richiesto e sopratutto con gli impegni economici che si assumono e quindi con la rata da pagare.

    A proposito della rata: essendo rivolto ai giovani, questo mutuo concede durate anche molto lunghe, fino a 40 anni per il tasso fisso. La possibilità di spalmare il debito su un periodo così lungo permette di contenere l’importo delle rate. Attenzione però, durate molto lunghe vogliono dire anche molti interessi da pagare.

    Altre condizioni del mutuo giovani di Intesa Sanpaolo

    • Spese di istruttoria: da € 550  a € 1.150  in base alla percentuale del valore dell’immobile finanziato
    • Spese di perizia: Variabili in base all’importo del mutuo
    • Invio documenti cartacei e online: gratuiti
  • Documenti per il mutuo: quali sono richiesti

    Documenti per il mutuo: quali sono richiesti

    Questa guida sui documenti per il mutuo ha come obbiettivo una panoramica sulle leggi e passaggi burocratici atti alla concessione del mutuo. Per richiedere un mutuo la normativa italiana prevede che si presentino alla banca alcuni documenti relativi alla situazione anagrafica e patrimoniale del cliente. Questa documentazione permette di valutare l’ammissibilità del richiedente a usufruire del finanziamento grazie a tecniche e sistemi di credit scoring. Inoltre la banca chiede una completa documentazione relativa all’immobile da acquistare.

    Il fatto è che la richiesta di un mutuo necessita di una serie di documenti che la banca vuole esaminare prima di dare il suo assenso.
    Si parte dalla fotocopia di un documento di identità e del codice fiscale: documenti che, nel caso siate correntisti, siano già in possesso della banca. I documenti necessari si dividono in documenti anagraficidocumenti reddituali e documentazione relativa all’immobile.

    Documenti per il mutuo: anagrafici

    • copia della carta d’identità o passaporto
    • copia del codice fiscale/tessera sanitaria
    • certificato di residenza (o contestuale)
    • certificato dello stato di famiglia (o contestuale)
    • permesso di soggiorno (per i cittadini extracomunitari)
    • estratto dell’atto di matrimonio (solo coniugati)
    • eventuale omologa di separazione o sentenza di divorzio

    Se si è sposati, occorre presentare un certificato di matrimonio e la dichiarazione di assenso del coniuge (se cointestatario dell’immobile) all’iscrizione dell’ipoteca

    L’istituto di credito vi può poi chiedere lo stato di famiglia per verificare se avete persone a carico. Questa misura serve a capire se siete in grado di sostenere le rate di mutuo in funzione delle vostre entrate, per appurare le quali dovrete presentare la dichiarazione annuale dei redditi.

    Documenti richiesti sulla condizione lavorativa e reddituale

    • copia della dichiarazione dei redditi (modello CUD, UNICO, 730)
    • lavoratori dipendenti: copia delle ultime buste paga, eventuale dichiarazione del datore di lavoro circa il tipo di assunzione (tempo indeterminato)
    • lavoratori autonomi e  liberi professionisti: copia delle ultime dichiarazioni dei redditi e modello F24. Certificato di iscrizione alla camera di commercio (lavoratori autonomi), certificato di iscrizione all’albo professionale (liberi professionisti)
    • pensionati: cedolino della pensione
    • Estratto conto corrente aggiornato

    In alcuni casi le banche possono chiedere ai lavoratori dipendenti le ultime buste paga per accertare l’attuale livello di entrate al netto di eventuali trattenute extra aziendali (mensa, leasing auto, fondo mutualistico aziendale, prestito aziendale ecc.).

    Situazione immobiliare

    Particolare attenzione viene rivolta, nella valutazione dei documenti per il mutuo, al valore della casa. L’immobile costituisce l’effettiva garanzia del debito. È necessario presentare una serie di documenti a cominciare da una perizia eseguita sul posto da parte o di un ingegnere, di un architetto o di un geometra iscritto all’albo.

    Con la perizia viene stabilita l’ubicazione, lo stato di conservazione e l’età dell’immobile. Viene chiesta anche una verifica notarile, che ha lo scopo di accertare che non vi siano ipoteche, usufrutti o altri vincoli. In genere è la banca stessa che dispone queste perizie anche se, in alcuni casi, può accettare i risultati presentati con perizie pagate (a costi più contenuti) da voi.

    Verrà anche richiesto un estratto di mappa del Nuovo Catasto Terreni e del Nuovo Catasto Edilizio Urbano. Allo stesso tempo vi sarà chiesta la sottoscrizione di una polizza di assicurazione dei fabbricati contro i danni da incendi, fulmini, gas e infortuni.

    La banca poi vuole essere sicura che il venditore sia l’effettivo proprietario dell’immobile. Per questa ragione va presentata una copia del rogito precedente, dell’atto di successione (nel caso in cui il venditore abbia ricevuto il bene in eredità) o della licenza edilizia ottenuta dal costruttore se si acquista direttamente da lui.

    È infine necessario presentare copia del compromesso, il contratto preliminare con il quale le parti si impegnano a concludere la compravendita, che dimostra che state realmente acquistando la casa.

    Documenti per il mutuo: immobile

    • atto di provenienza dell’immobile
    • planimetria catastale dell’unità immobiliare
    • copia del compromesso (o proposta di vendita)
    • copia del certificato di abitabilità
    • eventuale denuncia di successione
    • certificazione energetica

    È possibile che alcuni istituti di credito richiedano anche altra documentazione, talvolta anche in virtù della  situazione specifica del richiedente. Ai soggetti separati o divorziati potrà essere chiesto di esibire la sentenza di separazione o divorzio oppure i cittadini extracomunitari dovranno presentare insieme agli altri documenti una copia del permesso di soggiorno, etc.

    Prima di avviare una trattativa per l’acquisto di una casa è bene contattare preventivamente l’ istituto di credito o la banca in modo da poter sapere quali sono tutti i documenti necessari. È bene anche tenere conto che l’esito di una domanda di mutuo dipende anche da ciò che l’aspirante mutuatario può fornire alla banca a garanzia del finanziamento e dal fatto che questo che abbia tutti i requisiti necessari.

  • Procedura di erogazione di un mutuo immobiliare

    Procedura di erogazione di un mutuo immobiliare

    Ottenere un mutuo a volte è una operazione lunga e laboriosa. questo perché la procedura per l’erogazione di un mutuo è complessa e prevede una serie di passi. Le procedure per richiedere e ottenere un mutuo immobiliare si differenziano a seconda dell’istituto creditizio e della tipologia di mutuo richiesto. La maggior parte degli step è comune a tutti gli istituti di credito, vediamo quali sono e cosa bisogna fare per procedere.

    Procedura erogazione mutuo: istruttoria

    Il primo passo è l’apertura dell’istruttoria. La finalità di questo passaggio è quella di verificare la fattibilità del mutuo prima di procedere con i successivi step. Un eventuale stop precluderebbe ogni passaggio successivo ma permetterebbe anche di non andare avanti spendendo tempo e denaro in altre attività che visto l’esito sarebbero inutili.

    Il richiedente deve presentare una domanda di mutuo alla banca e fornire la documentazione completa relativa all’immobile e al proprio reddito. Sulla base della domanda e della documentazione presentata la banca effettuerà dei controlli sulla situazione

    • anagrafica e familiare
    • finanziaria
    • lavorativa
    • presenza di garanti
    • Credit Scoring
    • valore immobile da acquistare

    In caso di parere di fattibilità positivo, la banca non è comunque impegnata ad erogare il mutuo. Eventuali difformità tra le dichiarazioni presentate e la successiva verifica delle documentazioni , o una perizia negativa potranno portare l’istituto di credito a negare la concessione.

    Documentazione completa per procedura di erogazione di un mutuo

    Se il mutuo è fattibile al richiedente viene richiesto di fornire la documentazione completa comprovante quanto dichiarato in sede di istruttoria e la documentazione integrativa che la banca richiede

    • anagrafica
    • reddituale
    • immobiliare

    Documentazione anagrafica

    • carta d’identità
    • codice fiscale
    • certificato contestuale (famiglia + residenza  +stato civile + cittadinanza)
    • permesso di soggiorno (extracomunitari)
    • estratto dell’atto di matrimonio
    • eventuale omologa di separazione o sentenza di divorzio

    Documentazione reddituale

    • tipo di lavoro (dipendente o autonomo) e qualifica
    • reddito netto mensile e annuale
    • modello CUD (dipendenti)
    • certificato di servizio (dipendenti)
    • fotocopia ultime 2 buste paga (dipendenti)
    • modello Unico (autonomi)
    • fotocopia estratti conti (se lavoratore autonomo)
    • dichiarazione situazione debitoria

    Documentazione immobile

    • compromesso o proposta di acquisto
    • atto di provenienza
    • planimetria catastale
    • certificato di abitabilità
    • certificato di classe energetica
    • concessione edilizia se si tratta di una nuova costruzione

    Io ogni caso la banca può sempre chiedere eventuale documentazione integrativa che cambia a seconda dei casi.

    garanzie a copertura del mutuo

    Garanzie a copertura del mutuo

    Per ottenere un mutuo la banca chiede al richiedente una garanzia. È necessaria quindi l’iscrizione di ipoteca sul bene che si intende acquistare con il mutuo.  Per questo motivo la banca incarica un  perito il cui ruolo è quello di accertare che il valore dell’immobile giustifichi la concessione del mutuo da parte della banca.

    Per prima cosa il perito esamina la documentazione fornitagli, in seguito esaminerà personalmente l’immobile, infine stimerà il valore di mercato dell’immobile analizzato. Occorre tenere presente che la parcella del perito risulta a carico di chi richiede il mutuo, rientra quindi nelle spese da valutare in fase di scelta del mutuo.

    Chiusura della procedura di erogazione del mutuo

    Una volta terminati tutti gli accertamenti necessari l’istruttoria viene chiusa e la banca decide se concedere o no il mutuo richiesto. Di solito questa fase richiede un po’ di tempo: da 7 a 15 giorni.  Se la documentazione presentata è conforme a quanto dichiarato in fase di presentazione della domanda, nella maggior parte dei casi l’esito è positivo.

    In alcuni casi la domanda può comunque essere rigettata. Nel caso in cui la domanda di mutuo non sia accettata il rapporto tra la banca ed il richiedente si riterrà concluso.

    Le cause che possono portare ad un esito negativo sono debiti o protesti bancari accertati, o l’iscrizione come cattivo pagatore in qualche banca dati a disposizione dell’istituto bancario..

    Se la richiesta di mutuo verrà accettata, seguirà la stipula del contratto, che formalizzerà le clausole del contratto e le modalità di restituzione della somma ricevuta. Al contratto di mutuo si accompagnerà la stesura di un piano di ammortamento del capitale. In questo documento saranno specificate tutte le rate da pagare, le scadenze e la ripartizione tra quota capitale e interessi.

    Quando le condizioni contrattuali saranno state stabilite e accettate da entrambe le parti, la banca erogherà l’importo monetario richiesto.

  • Accollo del mutuo – caratteristiche e soggetti

    Accollo del mutuo – caratteristiche e soggetti

    L’accollo del mutuo è contratto trilatero concluso tra due parti, l’accollante e l’accollato, nei confronti di una terza, l’accollatario. Con questo contratto l’accollante si obbliga nei confronti dell’accollato ad assumere il debito di quest’ultimo verso l’accollatario. In pratica: chi compra un immobile per il quale il proprietario sta già pagando un mutuo, si impegna (tra l’altro) a pagare le rate residue alla banca.

    È una procedura alla quale si può ricorrere quando si desidera acquistare un’abitazione già coperta da un mutuo. Viene chiama anche mutuo accollo. L’accollo del mutuo è fondamentalmente un contratto stipulato tra il mutuatario originale e un nuovo soggetto intenzionato ad acquistare lo stesso immobile. Quest’ultimo infatti si impegna ad accollarsi il debito residuo del mutuo, secondo le condizioni che erano state stabilite dal mutuatario e dalla banca (tipo di tasso di interesse, ecc.).

    Il soggetto diventa il legittimo proprietario dell’abitazione solo una volta che si ha portato termine il pagamento delle rate residue del mutuo. Con l’ accollo si esonera il nuovo acquirente dal pagamento di tutte le spese che l’accensione di un mutuo comporta e cosi risulta spesso conveniente. È comunque importante verificare che le modalità previste per il saldo del debito, oltre ad essere alla propria portata, siano effettivamente vantaggiose.

    Può succedere che l’attuale situazione del mercato renda non consigliabile il ricorso ad un accollo alle condizioni previste dal contratto di mutuo originale (specialmente nel caso di mutui con tasso variabile o misto) e che risulti invece più conveniente l’accensione di un nuovo mutuo sull’abitazione che si intende acquistare.

    Soggetti coinvolti nell’accollo del mutuo

    Ci sono tre figure coinvolte da un atto di mutuo accollo:

    • il mutuatario (che viene definito accollato) è il soggetto che cede il mutuo
    • l’ente creditore (accollatario) la banca che deve dare il suo assenso all’operazione
    • il terzo soggetto che vuole acquistare l’immobile (accollante) e che si impegna a pagare le rate residue

    Tipi di accollo

    Esistono anche diversi tipi di accollo del mutuo.

    L’accollo semplice, detto anche accollo interno. Poco utilizzato. L’accollante si impegna a pagare la banca rimanendo estraneo all’accordo. In questo modo l’istituto di credito non perde il suo originario debitore al quale se ne aggiunge un altro.

    L’accollo liberatorio (conosciuto anche come accollo privativo). Questa modalità di accollo comporta che, con la stipulazione dell’atto di accollo, l’accollato perda ogni obbligazione nei confronti della banca. In una situazione simile, il rimborso del debito residuo rimarrà, sempre e in ogni caso, di competenza dell’accollante.

    L’accollo cumulativo: modalità alla quale si ricorre maggiormente nel caso dei mutui immobiliari, comporta invece che l’accollato rimanga vincolato alla banca insieme all’accollante; se quest’ultimo non è in grado di pagare le rate del mutuo, la responsabilità del loro rimborso tornerà ad essere di competenza del mutuatario originario.

    In Italia la legge prevede quindi, che l’accollato sia sgravato da ogni vincolo nei confronti della banca solo nel caso in cui ciò sia espressamente previsto dalla stipulazione, in virtù della decisione dell’ente accollatario (cosa che si verifica nel caso dell’accollo liberatorio). In caso contrario, il mutuatario originario rimane obbligato insieme al nuovo acquirente alle condizioni previste dal contratto di mutuo.

    Il mutuatario deve riflettere sulla convenienza di questa scelta vista la particolare natura dell’accollo cumulativo, se è vero, infatti, che l’accollo lo esonera dalla necessità di estinguere l’ipoteca (in caso di cessione del proprio immobile), è quindi consigliato considerare che l’eventuale morosità o insolvenza del nuovo acquirente che potrebbe comportare delle spese ben più gravi.

  • FAQ mutui – Domande e Risposte frequenti

    FAQ mutui – Domande e Risposte frequenti

    Le persone che vogliono ottenere un mutuo spesso hanno interrogativi semplici a cui vorrebbero trovare una risposta. In questa pagina abbiamo elencato le domande e le risposte più comuni relative ai mutui. Le classiche Frequently Asked Questions, in questi caso FAQ mutui, che permettono di trovare risposte in tempi rapidi

    Quanto tempo può passare tra la richiesta e l’attivazione del mutuo?

    I tempi di attivazione variano da banca a banca. In genere, comunque, oscillano tra 1 e 2 settimane, che possono diventare 20 giorni circa nel caso di importi superiori a 100.000 euro.

    Cosa sono le garanzie reali?

    Le garanzie reali sono quelle prestate all’istituto di credito direttamente dall’impresa sotto forma di ipoteca su beni immobili. In questo modo, nel caso in cui l’impresa risulti insolvente, queste garanzie hanno lo scopo di assicurare il rimborso del debito con il valore dell’eventuale vendita del bene ipotecato.

    Cosa sono le garanzie personali?

    Le garanzie personali, dette anche fideiussioni, sono quelle con cui l’imprenditore (o un socio, o un terzo) garantisce il rimborso del prestito richiesto anche qualora l’impresa non sia in grado di estinguerlo con le proprie risorse finanziarie. Le garanzie personali non rientrano nel patrimonio aziendale ma sono messe in gioco per il bene dell’impresa.

    Che cos’è un’ipoteca?

    L’ipoteca è un diritto di garanzia su beni immobili o mobili, opportunamente registrati.  Su questi beni, in caso d’insolvenza, la banca escute il suo valore per soddisfare il proprio credito.

    Cosa sono i mutui chirografari?

    I mutui chirografari sono una forma di finanziamento formalizzata mediante scrittura privata tra la banca e una azienda o un privato. Come qualsiasi altra forma di prestito, anche il mutuo chirografario prevede il rimborso del debito per capitali e interessi tramite il pagamento di rate periodiche.

    Quali sono i mutui ipotecari o fondiari?

    I mutui ipotecari o fondiari rientrano nella categoria di finanziamento a lungo termine. Vengono stipulati davanti alla presenza di un notaio e sono assistiti da garanzia ipotecaria. La garanzia ipotecaria può essere richiesta per l’acquisto di beni immobili, la loro costruzione o ristrutturazione.

    Quali sono le garanzie richieste per accendere un mutuo?

    Le garanzie vengono richieste, da parte dell’istituto erogante, per tutelarsi da eventuali inadempimenti di rimborso del credito da parte del mutuatario. Le garanzie più comuni sono:

    • ipoteca
    • fideiussione
    • polizze assicurative (alcune facoltative, altre obbligatorie)
    • eventuali penali contrattuali ossia “tassi di mora” (es. inadempimento o estinzione anticipata)

    Quali documenti vengono richiesti per accedere a un mutuo?

    Prima di accettare la richiesta di mutuo, viene avviata la fase d’istruttoria (fase preliminare) in cui la banca andrà a esaminare diverse informazioni; per questo vengono richiesti alcuni documenti al richiedente.

    Essi variano da banca a banca ma, generalmente, si possono suddividere in documenti

    • di identità (patente, carta di identità, passaporto, etc.)
    • anagrafici (stato di famiglia, cittadinanza, residenza, ecc.)
    • di reddito (busta paga, modello unico, estratti conto, cedolino pensione, ecc.)
    • tecnici dell’immobile in questione (compromesso, compravendita, atto di proprietà, planimetria catastale, ecc.)

    Quali sono le modalità per restituire i soldi richiesti nel finanziamento?

    Una volta calcolato il piano di ammortamento, le modalità di rimborso possono variare tra un piano e l’altro, in base a

    • tipo di mutuo
    • somma richiesta
    • durata stabilita
    • banca a cui si è rivolti

    Il metodo di rimborso è generalmente basato sul pagamento di rate a scadenza fissa (mensili, trimestrali o semestrali), che comprendono una quota di capitale e una quota di interessi.

    Per quale tipo di spesa posso richiedere un mutuo?

    Un mutuo viene generalmente richiesto per effettuare spese legate a un bene immobile, come: acquisto, ristrutturazione e/o costruzione.

    Entro quanto tempo devo/posso restituire i soldi del mutuo?

    I piani di ammortamento (rimborso) di un mutuo variano notevolmente sulla base della somma richiesta e i tipi di contratto promossi dall’istituto a cui si è rivolti. Tendenzialmente il mercato offre tempi che oscillano tra i 5 e i 30 anni (eccezionalmente può arrivare anche a 35-40).

    Perché vengono richieste delle garanzie?

    La banca richiede garanzie per tutelarsi da eventuali inadempimenti del pagamento delle rate da parte del mutuatario.

    Che differenza c’è tra prestito e mutuo?

    Sono entrambi finanziamenti, sostanzialmente si differenziano tra loro per:

    • finalità di acquisto
    • importo del credito
    • durata di rimborso
    • garanzie richieste

    In genere per concedere un prestito non sono richieste garanzie reali ma solo alcune garanzie personali. Per un mutuo, invece, è necessariamente richiesta l’ipoteca sull’immobile in acquisto o uno già di proprietà.

    In merito alla durata del rimborso questa è compresa tra

    • 12 e 120 mesi per quanto riguarda i prestiti a breve termine
    • 3 e 15 anni per i prestiti a medio/lungo termine
    • 5 e 30 per i mutui

    Sull’importo del credito si può arrivare fino all’80% del valore dell’immobile per i mutui. Per i prestiti il credito può andare da 150 € a 30.000 €.

    Determinante distinzione è fatta sulla finalità di acquisto. Il prestito nasce per fini consumistici (per questo detto anche credito al consumo) e non sempre è necessario specificare a cosa è finalizzato il finanziamento richiesto. La richiesta di un mutuo, invece, è sempre legata all’acquisto di un bene immobile.

    Questa FAQ mutui non esaurisce la mole di domande che nascono sull’argomento dei prestiti o dei mutui. Utilizza il campo di ricerca per cercare risposte a domande non contemplate in questo elenco.