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  • Mutuo BNL della Banca Nazionale del Lavoro

    Mutuo BNL della Banca Nazionale del Lavoro

    La BNL (Banca Nazionale del Lavoro) è tra i principali gruppi bancari nel nostro paese. L’istituto bancario occupa la sesta posizione nella lista dei principali gruppo bancari in Italia. Come tutte le banche è operativa nel settore dei mutui. Il mutuo BNL è pensato per andare incontro a tutte le esigenze della clientela retail, ma non solo.

    Per completare la panoramica sulla identità di BNL c’è da dire che nel 2006, a seguito della conclusione dell’Offerta Pubblica d’Acquisto (OPA) da parte di BNP Paribas, BNL è entrata a far parte di un grande gruppo internazionale presente in Francia e in altri 85 Paesi del mondo. Del gruppo BNP Paribas fa parte anche Findomestic specializzata nei prestiti personali.

    BNL Mutuo: le tipologie

    Parlando della Banca Nazionale del Lavoro, sto parlando di un grande istituto bancario per cui l’offerta al pubblico è molto vasta, suddivisa in mutui per acquisto, ristrutturazione e surroga, nelle formule a

    • Tasso fisso
    • Tasso variabile
    • Quasi fisso

    Mutui BNL a tasso fisso

    Il principale prodotto a tasso fisso dell’istituto bancario è il Mutuo Spensierato, una tipologia di finanziamento a tasso fisso e rata costante. A questo mutuo ho già dedicato un articolo di approfondimento.

    L’offerta BNL per i mutui a tasso fisso si completa con altri due prodotti:

    • Futuro Sereno: mutuo a tasso fisso e rata decrescente
    • Affitto Più: mutuo a tasso fisso e rata crescente

    BNL Mutuo Futuro Sereno

    Il Mutuo Futuro Sereno BNL intende rispondere alle esigenze di chi, disponendo di un reddito variabile, vuole pianificare il domani senza eccessive preoccupazioni, scegliendo un impegno finanziario meno gravoso nel tempo.

    Prevede un piano di rimborso a tasso fisso e rate decrescenti che lo rende adatto a chi preferisce pagare di più inizialmente e meno negli anni successivi.

    Caratteristiche del Mutuo Futuro Sereno di BNL

    È un finanziamento a tasso fisso ma con rate di importo decrescente nel corso dell’ammortamento. Le rate, mensili e decrescenti, sono composte da una quota capitale e da una quota interessi, prefissate alla stipula del contratto di mutuo. La durate possibili  sono 5, 10, 15, 20, 25 e 30 anni, ma in fase contrattuale è possibile ottenere anche durate intermedie.

    BNL Mutuo Affitto Più a tasso fisso

    BNL Mutuo Affitto Più a tasso fisso, è per chi vuole pagare una rata di mutuo prefissata con incrementi ogni 5 anni, stabiliti in contratto. È il prodotto fatto su misura per chi vuole comprare casa, invece di pagare l’affitto, ed è disposto ad allungare o accorciare la durata del rimborso.

    Prevede un piano di rimborso a rata costante (mensile) per i primi 5 anni, calcolata sulla base del tasso vigente al momento della stipula. Per le rate successive, ogni 5 anni, è previsto un incremento fissato in contratto, con la finalità di anticipare la restituzione del capitale, offrendo il vantaggio al cliente di pagare meno interessi.

    Questa caratteristica del prodotto può determinare, anche in caso di andamento non favorevole dei tassi di interesse, impatti positivi sulla durata del finanziamento o sull’importo della rata finale.

    Le rate del mutuo Affitto Più a tasso fisso

    Mensile, di importo prefissato con incrementi ogni 5 anni determinati come segue:

    • Mutuo di durata superiore a 15 anni (con durata massima contrattuale 25 anni): primi 5 anni, rata di importo costante sulla base del tasso vigente alla stipula. Successivamente variazioni prestabilite in contratto (in maniera analoga all’inflazione, ma non a questa indicizzata) alla scadenza del 5°, del 10° e del 15° anno di ammortamento.
    • Mutuo di durata superiore a 20 anni (con durata massima contrattuale 30 anni): primi 5 anni, rata di importo costante sulla base del tasso vigente alla stipula. Successivamente variazioni prestabilite in contratto (in maniera analoga all’inflazione, ma non a questa indicizzata) alla scadenza del 5°, del 10°, del 15° e del 20° anno di ammortamento.

    Le rate sono comprensive di una quota interessi e di una quota capitale pari alla differenza tra l’ammontare della rata prestabilita e quello della quota interessi.

    Ammortamento BNL Mutuo Affitto Più

    Le rate del mutuo sono composte da una quota interessi e da una quota capitale e sono calcolate sino alla concorrenza dell’importo prefissato. Qualora l’ammortamento del mutuo non dovesse avvenire entro la durata massima contrattuale, l’ultima rata sarà comprensiva degli interessi e dell’intero capitale non ancora rimborsato.

    Mutui BNL a tasso variabile

    Il mutuo a tasso variabile di BNL è un prodotto pensato per chi vuol ottenere la rata più bassa possibile in funzione dei tassi dei mercati; il tasso variabile infatti è meno caro di quello fisso ma è esposto alla fluttuazione dei tassi di interesse. Il mutuo BNL a tasso variabile è agganciato all’indice Euribor a 1 mese.

    Questa tipologia di finanziamento può essere richiesta in caso di:

    • acquisto della prima casa ma anche di eventuali altre case
    • ristrutturazione di un immobile adibito ad uso abitativo
    • sostituzione di uno o più finanziamenti  già in essere
    • sostituzione con erogazione aggiuntiva di liquidità
    • consolidamento di eventuali altri prestiti
    • esigenze di liquidità

    Caratteristiche del mutuo a tasso variabile BNL

    L’importo massimo finanziabile corrisponde al  70% del valore dell’immobile. In deroga è possibile arrivare fino all’80%. Le durate previste sono 5, 10, 15, 20, 25 e 30 anni

    Il rimborso è avviene per mezzo di una rata mensile di valore variabile in funzione del tasso. Tasso che può variare mensilmente in funzione della quotazione dell’Euribor ad un mese. La rilevazione avviene per valuta il primo giorno lavorativo del mese precedente la scadenza della rata.

    Le rate sono composte da una quota capitale più una quota interessi. La prima è precalcolata in base al piano di rimborso. La seconda è variabile in base alla rilevazione dell’indice Euribor. Il tasso di interesse applicato al mutuo è quindi variabile ed è calcolato in base alla rilevazione dell’Euribor a 1 mese, a cui va aggiunto lo spread.

    Le spese di istruttoria del mutuo variabile BNL  dipendono dall’importo finanziato:

    • 1,25% (per un massimo di euro 1.000,00) per mutui fino a euro 80.000,00
    • 1,00% (min euro 800,00 – max euro 1.300,00) per mutui fino a euro 130.000,00
    • 0,90% (min euro 1.170,00 – max euro 2.250,00) per mutui fino a euro 250.000,00
    • 0,90% (min euro 2.250,00 – max euro 2.500,00) per mutui oltre euro 250.000,00
    • non sono previste spese in caso di surroga

    Le spese di perizia vengono calcolate in percentuale sull’importo finanziato:

    • 300,00 € fino a 110.000,00 €
    • 300,00 € fino a 250.000,00 €
    • 350,00 € fino a 500.000,00 €
    • 450,00 € fino a 1.000.000,00 €
    • 550,00 € fino a 25000.000,00 €
    • 800,00 € oltre 2.500.000,00 €

    Altri mutui a tasso variabile

    Mutuo BNL Su Misura Elite

    Se cerchi una soluzione che ti permetta di sfruttare i vantaggi del mutuo a tasso variabile ma con una maggiore flessibilità nel rimborso allora potresti pensare a BNL Su Misura Elite. Una soluzione pensata sopratutto per liberi professionisti e lavoratori autonomi con entrate non costanti. Questo mutuo permette di pianificare i pagamenti con un maggior grado di elasticità dei tempi e dei modi del rimborso.

    Il rimborso del capitale è programmato e flessibile. La rata del mutuo è semestrale ed è composta di soli interessi, è variabile (indice Euribor a sei mesi). Il rimborso del capitale è libero. È il cliente che decide, rispettando dei minimi, quanto capitale rimborsare alle scadenze  previste dal contratto di mutuo.

    Mutuo BNL Quasi Fisso

    Il mutuo BNL quasi fisso è un mutuo a tasso variabile con Cap, ti spiego come funziona: il Cap è il tasso di interessi massimo che può essere applicato alla rata.

    In questo prodotto il tasso di interesse è variabile ed è agganciato quotazione dell’Euribor ad un mese, rilevato per valuta il primo giorno lavorativo del mese precedente la scadenza della rata.

    La rata, mensile, viene calcolata in base al tasso complessivo (Euribor a 1 mese + spread) che non potrà mai superare il tasso massimo prefissato detto Cap. Il Cap si attiva mensilmente quando il tasso complessivo raggiunge o supera il livello del Cap.

    Le altre condizioni sono le stesse del variabile puro.

    BNL Paribas

    La banca BNL rientra tra i primi sessanta gruppi finanziari a livello europeo e fra le prime cento banche in ordine di importanza a livello globale. BNL è controllata dalla francese Paribas.

    BNP Paribas controlla interamente il capitale ordinario di BNL e detiene direttamente alcune partecipazioni (tra cui quelle delle società di gestione del risparmio, della società di leasing Locafit e di BNL Vita) prima detenute dalla stessa BNL.

    L’ingresso nel Gruppo BNP Paribas ha rilanciato BNL nel contesto competitivo del mercato italiano: la Banca coniuga, la sua storica presenza in Italia con l’esperienza di un grande gruppo internazionale.

    BNL rappresenta oggi di una specializzata in prodotti finanziari oltre alla rappresentanza in Itali per il gruppo BNP Paribas. BNL offre un’ampia gamma di prodotti e servizi bancari, finanziari e assicurativi, da quelli tradizionali ai più innovativi, volti a soddisfare le esigenze dei clienti, segmentati per mercati quali:

    • retail
    • private
    • corporale
    • pubblica amministrazione
  • Mutuo a tasso negativo; come è possibile? Come Funziona?

    Mutuo a tasso negativo; come è possibile? Come Funziona?

    Il caso della banca danese che ha messo in commercio un mutuo a tasso negativo sta facendo parlare molto. Il motivo di tutto questo parlare è che la gente si fa tante domande. La più diffusa è se sia davvero possibile che facendo il mutuo con questa banca si debba restituire una somma più bassa di quella ricevuta in prestito.

    In verità più di una banca sta proponendo questo tipo di soluzione che sembra essere un trend più che un caso isolato. Infatti, subito dopo uno dei maggiori istituti di credito danesi, la Jyske Bank, anche la Nordea Gruop si prepara a mettere in commercio un mutuo con tasso di interesse pari a 0. E dalla Germania, anche la Bundesbank, la banca centrale della Repubblica Tedesca, ha dato il suo OK alla commercializzazione di mutui a tasso negativo.

    Mutuo a tasso negativo, come funziona

    In un mutuo gli interessi si calcolano, utilizzando degli algoritmi finanziari, applicando la percentuale relativa al tasso, al capitale che viene prestato. Questa regola vale anche se il tasso di interesse è negativo. Senza entrare in complicate disquisizioni matematiche, è possibile affermare che se il tasso di un mutuo è negativo il capitale da restituire sarà più basso della somma ricevuta in prestito. Quindi per tutti quelli che si pongono la fatidica domanda “ma davvero è possibile?” la risposta è sì. Come sia possibile te lo spiego tra poco.

    Mi preme precisare che, perchè si possa davvero restituire meno di quanto si è avuto, è necessario che eventuali spese accessorie, imposte di bollo e spread applicato al tasso, non riportino la situazione in positivo. In pratica perchè la condizione sia vera deve essere negativo anche l’Indicatore Sintetico di Costo (ISC) noto anche come TAEG.

    Mutuo a tasso negativo, come è possibile?

    Questa novità dei mutui a tasso negativo suscita diverse domande, una di queste è: “Come è possibile?“. Un po’ tutti si chiedono cosa si nasconda dietro questa situazione dei tassi e come mai una banca collochi un mutuo senza guadagnarci. Ti risolvo subito un grande dubbio: la banca  continua a guadagnarci. D’altronde se non guadagnasse non avrebbe alcun interesse a stipulare un contratto di mutuo con tutti gli oneri ed i rischi connessi.

    Per spiegare come sia possibile bisogna capire come funziona l’approvvigionamento del denaro per le banche.

    Mutui, l’approvvigionamento del denaro per le banche.

    Le banche commerciali non sempre dispongono delle somme di denaro necessario a coprire le richieste dei mutui dei propri clienti. Per questo motivo possono chiedere denaro in prestito alle grandi banche europee. Quindi le banche comprano il denaro da rivendere ai propri clienti. Ma a quale costo queste banche acquistano il denaro?

    Il costo del denaro per le banche è oscillante ed è agganciato ad un parametro finanziario europeo: l’Euribor.

    L’EURo Inter Bank Offered Rate, in breve Euribor, è il tasso al quale le banche si scambiano denaro. Di solito sono le banche più piccole che dispongono di scarsa liquidità ad acquistare il denaro dalle grandi banche.

    Ebbene l’Euribor, che storicamente ha sempre avuto valori positivi da qualche anno a questa parte ha invertito la tendenza. Dal 2015 i tassi Euribor sono negativi ed ad Agosto 2019 (ultima rilevazione utile) sono scesi in territorio negativo per oltre 40 centesimi percentuali.

    In questo scenario una banche che applica ai propri mutui a tasso variabile uno spread dello 0,2% si troverebbe nella condizione di vendere un mutuo a tasso negativo continuando a guadagnarci.

    Il caso della Jyske Bank è un po’ diverso, lo scenario è arricchito dal grande successo del collocamento di un prestito obbligazionario a tasso negativo che ha permesso alla banca di procurasi una notevole quantità di denaro. Denaro che dovrà restituire pagando meno di quanto avuto in prestito dai risparmiatori.

    Euribor negativo: dov’è il trucco?

    Ora che è chiaro come facciano le banche a guadagnare con tassi negativi, un’altra domanda sorge spontanea: “Se l’Euribor è negativo, che vantaggio ha una banca a prestare denaro ad un’altra banca senza guadagnarci?“.

    Si tratta della stessa domanda precedente, ma riportata a livello bancario, in pratica la domanda è: “Ma chi è che ci perde?“.

    Effettivamente una banca che presta denaro ad un altro istituto di credito ad un tasso negativo apparentemente non guadagna. Ma bisogna vedere sempre questa banca dove a preso il denaro.

    La spiegazione (non troppo tecnica) sta in due diverse situazioni.

    La prima è che la Banca Centrale Europea che ha iniettato capitali nel mercato, tramite le banche, per sostenere l’economia: il cosiddetto Quantitative Easing. Lo scopo del Quantitative Easing era quello di fornire alla banche la liquidità necessaria per prestare capitali al sistema produttivo: grande industria, PMI, artigianato, agricoltura ect. L’effetto di questa misura economica non è stato raggiunto perché il sistema bancario ha dirottato questi capitali dal mercato produttivo a quello finanziario, drogandolo e favorendo la discesa dei tassi di interesse.

    La seconda sta nel fatto che il gli analisti finanziari scommettono sul fatto che la situazione economica dell’area Euro non migliorerà a breve. Per questo motivo consigliano ad investitori professionali e privati di acquistare obbligazioni a tasso negativo con la speranza che il loro valore cresca con l’atteso, futuro, ulteriore calo dei tassi. Non è un caso se ci si aspetta che la Banca Centrale Europea riprenda la politica monetaria degli ultimi anni riattivando il Quantitative Easing, è il quadro economico a dettare queste scelte.

    E quindi chi ci perde?

    Alla luce degli effetti del Quantitative Easing e dell’attesa di ulteriori cali dei tassi dei prestiti obbligazionari, nonché della ripresa del QE, è possibile comprendere come le banche possano procurarsi denaro a tassi negativi che potranno rivendere a tassi bassissimi se non negativi anch’essi.

    Alla fine, la domanda “chi ci perde?”, ha una risposta un po’ inattesa ma purtroppo molto aderente con la realtà. Come in uno schema Ponzi ci perdono gli ultimi che immettono liquidità in questo sistema senza avere il tempo di venirne fuori o di averci realizzato i propri guadagni. Strano ma vero.