Tag: Denaro

  • Banconota da 500 Euro, che fine ha fatto?

    Banconota da 500 Euro, che fine ha fatto?

    In effetti vedere una banconota da 500 Euro è diventato molto difficile, questo taglio però ha ancora valore legale, ti spiego perchè allora non ce ne sono più in giro.

    500 Euro, la banconota viola

    La banconota da 500 Euro è il taglio di maggior valore esistente al mondo. Di tagli ancora maggiori ce ne sono stati, in passato il Dollaro è stato stampato anche in tagli superiori (fino a 100.000 $), ma oggi il taglio massimo per questa divisa è di 100 Dollari.

     

    È entrata ufficialmente in circolazione, come tutte le banconote in Euro, il primo gennaio 2002. È una grossa banconota di colore viola, inizialmente se ne vedevano diverse in giro, ma ora sono quasi del tutto sparite. Perché?

    Banconote da 500 e riciclaggio del denaro

    I fenomeni che hanno portato alla sparizione di queste banconote sono tre:

    • la tesaurizzazione
    • il trasferimento del denaro all’estero
    • il riciclaggio del denaro

    La tesaurizzazione è quel fenomeno per cui una buona parte del denaro stampato in realtà non circola. I risparmiatori non sempre si avvalgono di strumenti finanziari per conservare il loro denaro. Molto spesso si affidano al contante che conservano gelosamente in casa o in cassette di sicurezza. Per i risparmiatori i tagli più grandi sono quelli preferiti perchè con queste banconote i loro risparmi occupano poco spazio. Molte delle banconote da 500 euro servono a comporre i tesoretti liquidi di tante famiglie italiane.

    banconota da 500 euro

    Per l’elevato valore in uno spazio ridotto queste banconote sono state largamente utilizzate per il trasferimento illecito di denaro all’estero. Una notizia che mi colpì, un po’ di tempo fa, raccontava che a una frontiera era stata fermata una persona che aveva infilato in un pacchetto di sigarette, avvolgendole proprio come se fossero sigarette, 30 banconote da 500 € per un totale di 15.000€. Una somma elevata per un solo pacchetto, pensate come era facile (tecnicamente lo è ancora) portare all’estero somme cospicue con queste banconote di grosso taglio.

    Il riciclaggio è quell’attività finalizzata a dare una facciata di liceità a denaro guadagnato con metodi illeciti. Anche in questa attività, la possibilità di traferire grosse somme di denaro occupando piccoli volumi, ha favorito movimentazioni illecite da soggetti criminali (sopratutto trafficanti di armi e droga) a soggetti in grado di ripulire il denaro sporco.

    La sospensione della circolazione e della stampa dei 500€

    Per i motivi appena visti si è arrivati, molto tardivamente, alla decisione di sospendere la stampa delle grosse banconote viola. È un taglio che non apporta benefici all’economia e che anzi favorisce le attività illecite. Se ci aggiungiamo il fatto che in molti Stati dell’Unione Europea che adottano l’Euro, si sta cercando di spingere l’uso del denaro elettronico, allora questo taglio diventa decisamente anacronistico.

    Nel 2016 il consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha emanato una direttiva con la quale si calendarizzava la sospensione della circolazione di queste banconote, che comunque già non venivano più stampate dal 2014.

    All’inizio del 2019 nella maggior parte degli stati europei la banconota da 500€  è uscita ufficialmente dalla circolazione (ma non ha perso valore legale!). A partire dal successivo mese di Aprile 2019 anche l’Austria e la Germania, (ultimi rimasti) hanno sospeso la circolazione del taglio.

    Le banconote da 500€ continueranno ad avere valore legale per sempre. Se ne fossi in possesso non ti preoccupare, le banche sono tenute a cambiarle. In aggiunta, proprio per il fatto che il valore legale è inalterato, questa banconota può essere tranquillamente spesa, la maggior parte dei commercianti la accetterà senza battere ciglio.

  • Scadenza delle marche da bollo e dell’imposta di bollo

    Scadenza delle marche da bollo e dell’imposta di bollo

    Le marche da bollo sono un sistema per versare l’imposta di bollo dovuta per la presentazione o la richiesta di alcuni documenti:

    • atti civili
    • commerciali
    • giudiziali
    • extragiudiziali
    • avvisi
    • manifesti

    Si usano quindi su certificati anagrafici, per il rilascio di documenti documenti come il passaporto o la patente, sulle ricevute fiscali e sulle fatture, su atti notarili.

    La scadenza delle marche da bollo

    Non esiste una scadenza delle marche da bollo, queste si possono sempre usare se non sono state già utilizzate e di conseguenza annullate. Lo stesso discorso vale per i francobolli facendo attenzione di aggiungerne altri se nel frattempo le tariffe minime sono aumentate.

    Le marche da bollo non scadono ma possono perdere la loro efficacia insieme al documento su cui sono apposte. Un certificato anagrafico, ad esempio, ha una validità di sei mesi. Dopo la scadenza la presenza della marca da bollo sul documento è irrilevante. In casi come questo si usa dire che la marca da bollo è scaduta insieme al documento, ma è ovviamente una forzatura.

    Dove si compra una marca da bollo

    Valori Bollati Lottomatica

    Le marche da bollo si acquistano dai rivenditori autorizzati, di solito bar, tabacchi, ricevitorie. In generale in tutti i punti in cui c’è l’insegna Lottomatica valori bollati. Sono attività dotate del terminale Lottomatica Servizi LIS Printer le quali potranno emettere la marca da bollo dell’importo dovuto.

    Di solito il valore delle marche ha due tagli prefissati: quelle da 2 o da 16 euro. Ci sono però casi in cui l’imposta varia a seconda del documento per il quale viene pagata. Il bollo sulle cambiali varia in funzione dell’importo delle cambiali stesse.

    Da qualche anno l’imposta può essere assolta in modo virtuale e pagata online. In questo caso non c’è il rilascio della marca adesiva ma vengono comunicati gli estremi che rendono evidente il pagamento dell’imposta. Questi estremi di solito vanno inseriti nel documento per il quale si è pagata l’imposta di bollo.

    Con l’introduzione della fatturazione elettronica è cambiata anche la modalità di versamento dell’imposta di bollo sulle fatture. Con chiusure trimestrali è dovuto all’Agenzia delle Entrate il valore totale delle imposte di bollo del trimestre da versare entro il giorno 20 del mese successivo alla chiusura.

    Come si annulla una marca da bollo

    Abbiamo già detto del fatto che una marca da bollo è inutilizzabile se è già stata utilizzata. Vediamo allora come si annulla una marca da bollo.

    A rigor di legge, l’annullamento delle marche avviene con

    • perforazione della marca
    • sottoscrizione mediante firma di una delle parti
    • apposizione della data
    • apposizione di un timbro parte

    Esclusa la perforazione gli altri metodi vanno messi in pratica utilizzando un area che comprenda ciascuna marca e parte del foglio.

    Per l’annullamento deve essere usato inchiostro (va bene quello di una penna)  o matita copiativa.

    Non si può scrivere né apporre timbri o altre stampigliature sulle marche da bollo, tranne che per eseguirne l’annullamento.

    In pratica le marche da bollo si annullano con un segno che renda chiaro il loro utilizzo

    • firma
    • data
    • timbro

    facendo in modo che che il segno coinvolga sia le marche da annullare che su il foglio sulle quali sono apposta.

    Le marche si annullano anche perforandole con un’obliteratrice.