Tag: credit scoring

  • Elenco cattivi pagatori – soggetti e regole

    Elenco cattivi pagatori – soggetti e regole

    L’elenco cattivi pagatori è una banca dati dove, chi ha avuto qualche problema nel restituire un prestito di una banca o ad una finanziaria, viene inserito. La totalità delle società finanziarie e banche prima di concedere un prestito ai propri clienti, si informano sulla loro solvibilità. Lo scopo è quello di avere maggiori garanzie che, una volta ricevuto il finanziamento, i clienti siano poi in grado di restituirlo senza problemi.

    Le informazioni vengono raccolte da fonti diverse:

    • banche dati con gli elenchi dei cattivi pagatori
    • Centrale Rischi della Banca d’Italia, che riguarda esposizioni (mutui, anticipazioni, aperture di credito ecc…) pari o superiori a 75.000,00 €
    • Centrale Rischi della SIA (Società Interbancaria per l’Automazione), che riguarda esposizioni fra i 31.246,00 € e i 74.990,00 €

    Oltre a queste fonti ci sono anche le centrali rischi private. Sono società di raccordo del sistema bancario, che custodiscono i dati di esposizioni relative anche a pochi migliaia di Euro (importi che vanno da 0 a 31.246,00 €).  Queste centrali private sono costituite per fornire, alle banche e alle finanziarie che vi aderiscono, un servizio prezioso, finalizzato a limitare i rischi nella concessione del credito. Purtroppo però queste centrali possono creare anche qualche problema a coloro che sono censiti in tali archivi, sopratutto se le informazioni non sono corrette o aggiornate.

    Fra le più note attualmente in funzione in Italia ci sono

    Regole di conservazione nelle banche dati elenco cattivi pagatori

    Il codice di deontologia e buona condotta regola il tempo di conservazione dei dati ed è organizzato per le banche date cattivi pagatori nel seguente modo:

    • Richieste di finanziamento: 1 mese in caso di rifiuto della richiesta o rinuncia, 6 mesi qualora l’istruttoria lo richieda
    • Rapporti di credito che si sono svolti positivamente:  36 mesi
    • Rapporti di credito che si sono chiusi negativamente: 5 anni
    • Morosità di due rate o di due mesi poi sanate: 12 mesi dalla regolarizzazione
    • Eventi negativi  non sanati (morosità, gravi inadempimenti, sofferenze): 36 mesi dalla data di scadenza contrattuale o dalla dell’ultimo aggiornamento

    I clienti hanno sempre il diritto di chiedere informazioni sui propri dati personali detenuti da banche dati cattivi pagatori, società finanziarie, centrali rischi private e pubbliche. Si possono chiedere informazioni in merito alla loro provenienza, oppure chiedere la cancellazione dalle banche date cattivi pagatori.

  • Credit scoring, un punteggio per valutare l’affidabilità dei debitori

    Credit scoring, un punteggio per valutare l’affidabilità dei debitori

    Il credit scoring serve per verificare l’ affidabilità creditizia degli aspiranti mutuatari. Molti istituti finanziari e banche si servono di un software dedicato per il controllo della situazione di credito dei potenziali clienti.

    Questo software funziona con algoritmi complessi e prende in considerazione un grosso numero di variabili relative al richiedente. Il software attribuisce un punteggio ad ogni soggetto definito appunto credit scroring. in questo modo riesce a stimare quante probabilità ci sono che il mutuatario risulti insolvente durante la durata del finanziamento potenzialmente attribuiti dall’istituto di credito.

    Il  sistema basato su un software che valuta in base a parametri prestabiliti ha diversi vantaggi. Riduce la possibilità di errori e inesattezze, assegnando con criteri il più possibilmente oggettivi il punteggio ai soggetti esaminati. Ovviamente le banche fanno anche controlli più approfonditi affidati a operatori e consulenti “umani”.

    Il Credit Scoring, utilizzato per calcolare l’affidabilità di un mutuatario

    Le particolarità e gli aspetti fondamentali su cui si basa il software del credit scoring per valutare una richiesta di mutuo sono come abbiamo già detto numerosi, qui di seguito elenchiamo solo alcuni esempi di potenziali parametri che potrebbero essere utilizzati:

    • situazione economica presente e passata del richiedente
    • situazione lavorativa e professionale
    • tipologia di mutuo o finanziamento richiesto alla banca o istituto di credito
    • caratteristiche dell’immobile richieste
    • Regolarità dei pagamenti presenti e passati
    • Presenza di insolvenze

    Il credit scoring quindi è un metodo statistico, veloce e accurato, per la valutazione della solvibilità dei clienti. Questo metodo (di fatto un software) è utilizzato da istituti di credito e finanziarie per la concessione del credito al consumo. Il software integra un sistema di calcolo che valuta le informazioni disponibili sul consumatore e fornisce come risultato un punteggio. Questo punteggio è un indice di rischio relativo alla capacità del cliente di restituire le somme ricevute in prestito.

    Le informazioni più importanti al fine di determinare il  credit scoring valutano fondamentalmente quattro aspetti:

    • cliente
    • bene da finanziare
    • finanziamento da erogare
    • grado di indebitamento di chi chiede il credito, informazione registrata nella centrale rischi

    Altri parametri di valutazione importanti per l’assegnazione del punteggio sono la storia creditizia e la reputazione finanziaria del richiedente. Gli istituti finanziari controllano i dati presenti nelle centrali rischi al fine di verificare situazioni ostative circa la concessione del credito.

    Cosa valuta la banca per concedere un prestito

    Se stai pensando di chiedere di chiedere un prestito ecco quali sono i parametri che le banche prendono in considerazione, queste informazioni associate al credit scoring determineranno la fattibilità del finanziamento.

    • si deve disporre di un reddito dimostrabile
    • bisogna essere maggiorenni e non aver superato 70 anni
    • è necessario avere un  conto corrente bancario
    • bisogna essere residenti in territorio Italia

    Inoltre, nella valutazione creditizia viene valutato il rapporto tra la rata e il reddito del richiedente che, di solito, non deve essere superiore al 30%. Ad esempio, con un reddito di 1500€ mensili ti puoi accollare una rata massima di 450€ al mese.

    Un ulteriore controllo viene fatto con i dati riscontrati nalla Centrale Rischi (CRIF).

  • Mutuo cattivi pagatori – merito creditizio

    Mutuo cattivi pagatori – merito creditizio

    Concedere un mutuo ai cattivi pagatori è un’operazione che le banche fanno molto difficilmente. Le banche dati conservano dati sul merito creditizio di tutte le persone che hanno fatto ricorso a qualche formula di finanziamento.

    Si diventa cattivi pagatori facilmente, basta poco ad esempio

    • per il ritardato pagamento di una rata di un finanziamento o di un mutuo. Il mancato pagamento è una inadempienza contrattuale che può essere segnalata nelle centrali rischi finanziari.
    •  In conseguenza di particolari problemi avuti con un istituto di credito e ritardi nella restituzione della somma prestata.
    • Per aver subito un protesto, non avendo fatto fronte ad un pagamento di un assegno o di una cambiale. Di conseguenza venendo iscritti nel registro dei informatico dei protesti.

    Mutuo a cattivi pagatori iscritti negli elenchi delle centrali di rischio

    Nel caso dei cattivi pagatori le centrali rischi pubbliche e private sono solite conservare  le caratteristiche dei soggetti che richiedono prestiti e mutui. Queste informazioni sono registrate in appositi archivi. Quindi ogni volta che un qualsiasi soggetto richieda un finanziamento, la società che lo dovrebbe erogare, consulta queste archivi.

    La presenza o meno del soggetto negli archivi e la sua caratterizzazione di cattivo pagatore incidono sulla valutazione della fattibilità del mutuo. Queste informazioni concorrono a determinare il punteggio credit scoring di cui si servono le banche e le finanziarie per valutare la concessione di un mutuo casa o di un qualsiasi finanziamento.

    Invece nel caso dei protestati la situazione è più pesante e solitamente crea difficoltà maggiori al momento della richiesta di un qualsiasi tipo di finanziamento o mutui.

    Ci sono diversi istituti di credito e banche che concedono il finanziamento, ma solo dietro presentazioni di solide garanzie. In ogni caso è sempre necessario sanare la situazione che ha dato luogo al protesto o all’iscrizione in centrale rischi.

    Bisogna regolarizzare le situazioni debitorie in modo da rendere possibile la richiesta di cancellazione dello status di protestato. Decaduti i presupposti che hanno decretato l’inserimento, si può legalmente pretendere la cancellazione dei propri dati da questi registri.