Tag: bonus

  • SPID identità digitale per i servizi online

    SPID identità digitale per i servizi online

    La parola SPID è l’acronimo di Sistema Pubblico d’Identità Digitale. Nasce dalla proposta un parlamentare veronese Stefano Quintarelli ed ha lo scopo di identificare gli utenti in un sistema unico. Questo sistema, permette l’accesso online ai servizi pubblici e privati, da qualsiasi dispositivo.

    Qual è lo scopo dello SPID o identità digitale?

    Lo SPID ha lo scopo di facilitare l’accesso ai servizi pubblici tutelando i dati e la privacy dei possessori dell’identità digitale. In precedenza, per accedere ai servizi offerti dall’amministrazione pubblica, occorrevano un account e una password specifici. A volte era necessario effettuare comunicazioni tramite PEC (Posta Elettronica Certificata) e registrare anche ulteriori credenziali. Questo sistema ora semplifica la burocrazia cartacea e i passaggi informatici. Permette anche di risparmiare il tempo che solitamente si impiega a trasferire le pratiche cartacee da un ufficio all’altro.

    Alcuni Enti e Regioni permettono con questo sistema, di accedere ad alcune pratiche online come:

    • finanziamenti
    • programmi di sviluppo
    • fondi europei
    • bonus
    • iscrizioni scolastiche
    • prenotazioni sanitarie

    oppure per quanto riguarda l’economia e finanza è possibile effettuare:

    • pagamenti di tasse
    • pagamenti di tributi
    • tenere la gestione di fatture elettroniche
    • precompilare il modello 730 unico

    Si può inoltre accedere al portale online del proprio Comune e scaricare certificati o estratti di stato civile.

    Si può accedere al portale dell’INPS al proprio Fascicolo Sanitario Elettronico.

    E ancora :

    • presentare la domanda per i contributi per l’acquisto dei libri di testo
    • usufruire dei bonus cultura
    • partecipare a concorsi pubblici
    • gestire pratiche e controllare accrediti, come nel caso di Reddito di Cittadinanza

    Come scegliere il gestore SPID

    Tutte le persone maggiorenni possono richiedere lo SPID anche se risiedono all’estero. È necessario scegliere un Identity Provider (IP) cioè chi deve gestire l’identità digitale.

    Attualmente le società accreditate dall’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) a fornire l’utenza digitale sono:

    La scelta dei gestori soggettiva e spesso è determinata da diversi fattori come ad esempio i tre livelli di identità che determinano il livello di sicurezza:

    • primo livello a cui ci si accede con nome utente e password
    • secondo livello per il quale cui occorre un One Time Password (OTP), un codice usa e getta
    • terzo livello di sicurezza dove le società creano una card con un codice associato all’identità dell’utente.

    Attualmente solo Aruba, Poste e Sielte erogano il terzo livello di sicurezza.

    Un altro fattore che determina la scelta è la modalità riconoscimento, che può avvenire:

    • di persona presso un ufficio attraverso un operatore, in modo gratuito
    • a domicilio attraverso un portalettere, in questo caso a pagamento
    • per alcuni gestori il riconoscimento può avvenire attraverso webcam (servizio a pagamento)
    • utilizzando la CIE (Carta d’Identità Elettronica), la CNS (Carta Nazionale dei Servizi), o la firma digitale

    Il riconoscimento è un passaggio obbligatorio per ottenere lo SPID e insieme agli altri dati viene richiesto per prevenire usi fraudolenti e proteggerci da furti d’identità. Una volta abilitato lo SPID, è gratuito.

    Come si crea uno SPID?

    Per poter creare uno SPID è necessario:

    • Documento d’Identità
    • Tessera Sanitaria / Codice Fiscale
    • indirizzo di posta elettronica
    • numero di telefono cellulare

    È necessario scegliere l’identity Provider a cui affidarsi, collegarsi al sito da qualsiasi dispositivo e proseguire nella voce servizi online d’identità digitale abilitati a SPID.

    Inserire i dati anagrafici richiesti e l’email, al quale, una volta registrati vi verrà inviato un codice di verifica, da inserire e confermare. Scegliere una Password ed inserire il numero di cellulare attraverso il quale vi verrà inviato un codice di verifica, da inserire e confermare.

    Per il riconoscimento è necessario alternativamente:

    • scansionare il documento con il quale si è registrati
    • presentarsi direttamente di persona in ufficio del gestore
    • collegamento via webcam e con il codice di pratica inviato per e-mail

    Dopo il riconoscimento vi arriverà un e-mail di conferma con le credenziali SPID.

    Lo SPID può essere di tre livelli:

    1. per accedere ai siti che richiedono solo username e password.
    2. per altre amministrazioni che richiedono una sicurezza maggiore
    3. con card con codice associato all’identità o firma digitale per un ulteriore grado di sicurezza

    e bisogna scaricare un applicazione come InfoCert ID o PosteID o di altro tipo in base al gestore scelto, necessaria per accedere ai servizi online attraverso l’utilizzo del QR Code.

    Esempio di accesso al portale INPS tramite QR code

    Per effettuare l’accesso al portale, ad esempio in quello dell’INPS, seleziona l’indirizzo internet: www.inps.it. Si aprirà la Home Page, una pagina con l’elenco dei servizi disponibili a cui si può accedere.

    Per entrate nell’area personale, clicca nella finestra in alto a destra su MY INPS. Clicca dove c’è la voce autenticazione con SPID. Entra con SPID e clicca il tuo Identity Provider nell’elenco della finestra che vedrai aprirsi.

    Comparirà il QR Code (Quick Response Code), cioè il codice a risposta veloce. È uno schema di forma quadrata che memorizza le informazioni.

    Dal cellulare apri l’applicazione ID scaricata in precedenza e pigia su autorizza con QR Code e inquadra il QR sul monitor. Il tuo dispositivo leggerà questo codice grazie alla fotocamera e l’applicazione ID scaricata. Una volta riconosciuto il codice QR, sul tuo cellulare si aprirà una schermata dove inserire L’ID per l’autorizzazione. Cioè un codice alfanumerico di 6 caratteri che hai scelto al momento della registrazione dell’applicazione ID.

    Inserisci il codice e vedrai aprirsi sul monitor una pagina di richiesta di consenso dati. Una volta accettato il consenso si entra nel portale dell’INPS. Eventuali servizi potrebbero richiedere un ulteriore livello di sicurezza e quindi chiedere anche lo SPID 3 per acconsentire l’accesso.

    SPID e altre informazioni sull’identità digitale

    Tutti i cittadini che risiedono in Italia, con un documento italiano e maggiorenni, possono richiedere l’identità digitale ai gestori riconosciuti AgID.

    Gli italiani che risiedono all’estero, per richiedere lo SPID devono essere in possesso di:

    • documento in corso di validità italiano, ad esempio passaporto o carta d’identità
    • Tessere Sanitari / Codice Fiscale
    • e-mail
    • numero di telefono cellulare ad uso personale

    Per le procedure di attivazione puoi rivolgerti ad uno dei gestori riconosciuti AgID. Alla pagina richiedi SPID, ci sarà l’icona EU (Unione Europea) o mondo e mondo, insieme a tutte le altre informazioni e i metodi di riconoscimento.

    Per lo straniero che si trova in Italia che vuole richiedere lo SPID, deve essere in possesso di:

    • documento italiano, ad esempio: carta d’identità in corso di validità
    • codice fiscale
    • e-mail
    • numero di telefono cellulare ad uso personale

    Sul sito dell’agenzia delle entrate, si può verificare la procedura per ottenere il codice fiscale. Se hai il permesso di soggiorno, nel richiedere lo SPID, puoi richiedere la carta d’identità Italiana.

    Per le procedure di attivazione puoi rivolgerti ad uno dei gestori riconosciuti AgID.

    Alla pagina richiedi SPID, ci sarà l’icona EU (Unione Europea) o mondo e mondo, insieme a tutte le altre informazioni e i metodi di riconoscimento.

  • Cashback e rimborsi per acquisti con pagamenti elettronici

    Cashback e rimborsi per acquisti con pagamenti elettronici

    Il Cashback è un programma di rimborso adottato dal Governo, per tutti quei cittadini che per effettuare acquisti, utilizzano mezzi di pagamento elettronici. Questi tipi di pagamento sono tracciabili e quindi utili per contrastare l’evasione fiscale. La lotta all’evasione è l’obiettivo del programma Cashback.

    Cos’è il Cashback?

    Il Cashback fa parte del piano di Governo Italia Cashless insieme al programma della Lotteria degli ScontriniEntrambi nati per incentivare la moneta elettronica anziché il contante. Il programma del Cashback è entrato a pieno regime il 1° Gennaio 2021 e durerà fino al 30 Giugno 2022.

    È un iniziativa che permette di ottenere il rimborso del 10% in denaro sugli acquisti effettuati attraverso mezzi di pagamento elettronici, in un dato periodo di tempo. Il programma è suddiviso in tre periodi della durata di 6 mesi ognuno.

    In famiglia, i rimborsi, possono essere cumulati. Cioè, ogni componente maggiorenne può partecipare al rimborso unendo il suo a quello degli altri membri familiari che partecipano al programma.

    Cosa occorre per partecipare al programma del Cashback?

    Per partecipare al programma, bisogna essere maggiorenni e residenti in Italia. Confermare di aver letto l’informativa sulla privacy. Dichiarare di essere in possesso dei requisiti richiesti per il diritto al rimborso ed essere consapevole delle sanzioni penali. Inoltre dovrai inserire i dati richiesti, quali:

    • il codice fiscale
    • gli strumenti di pagamento elettronici utilizzati per gli acquisti
    • il codice IBAN a te intestato per destinare il rimborso tramite bonifico

    Se utilizzi uno o più strumenti di pagamento è necessario inserire gli estremi identificativi di ognuno. Per alcune tipologie di carte ti potrebbe essere richiesto di inserire manualmente il codice della tua carta (PAN).

    È possibile effettuare pagamenti con strumenti di pagamento convenzionati PagoPA S.p.A.

    Sono convenzionati con PagoPA

    • American Express
    • Nexi
    • Pago Bancomat
    • Poste Italiane

    Ci sono anche altri molti prestatori di servizi di pagamento, l’elenco è disponibile sul sito ufficiale, in generale sono buone tutte le carte bancomat dei circuiti bancari italiani così come le principali carte di credito.

    Come registrarsi al programma Cashback?

    Per accedere al servizio, puoi registrarti sull’applicazione IO, che puoi scaricare direttamente sul tuo smartphone o tablet compatibili. Oppure puoi registrarti sui sistemi messi a disposizione dagli Issuer convenzionati. Gli Issuer convenzionati sono aziende che hanno messo a disposizione i loro canali per aderire all’iniziativa. Quindi potrai iscriverti al programma Cashback anche tramite i canali degli Issuer: app per mobile, siti di e-banking, servizi dedicati presso sportelli fisici o altro.

    Alcuni esempi sono:

    • applicazioni BancoPosta
    • applicazioni Sella
    • Nexi Pay
    • Hype

    Per l’app IO occorre disporre dello SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) oppure della CIE (Carta di Identità Elettronica) attiva e PIN associato. Segui la procedura guidata:

    • inserisci il codice fiscale
    • crea un codice di sblocco
    • registra i metodi di pagamento elettronici selezionando la scheda Pagamenti dell’applicazione IO
    • clicca sulla voce aggiungi metodi di pagamento
    • scegli il metodo di pagamento da registrare ( es. carta di credito/debito)

    Per aderire al programma Cashback compila il modulo con i relativi dati, cliccando sulla sezione Portafoglio IO. Oppure vai nella sezione Servizi e cerca Cashback. Hai anche la possibilità di scegliere di ricevere avvisi.

    Eventualmente vuoi modificare l’IBAN per l’accredito del CashBack, puoi farlo cliccando sull’apposita voce modifica. Inoltre puoi verificare il dettaglio delle transazioni, cliccando in fondo alla pagina o controllare il numero di transazioni effettuate cliccando in alto.

    La registrazione del metodo di pagamento e le tue transazioni potrebbero richiedere dei tempi tecnici per l’acquisizione dei dati, fino a 3 giorni lavorativi. Puoi gestire o cancellare in ogni caso l’iscrizione di IO cliccando su gestisci iscrizione e cancella iscrizione, in fondo alla schermata dell’app.

    Quali strumenti di pagamento sono inclusi?

    Gli strumenti di pagamento che permettono la partecipazione al programma Cashback sono le transazioni effettuate tramite POS o altri dispositivi fisici di accettazione pagamenti:

    • carte di credito anche prepagate
    • carte di debito su circuiti internazionali e su circuiti PagoBancomat
    • app di pagamento, come Satispay o Bancomat Pay
    • carte e app di pagamento connesse a circuiti privati con spesa limitata, comunemente chiamate carte fedeltà
    • altri sistemi di pagamento come Google Pay e Apple Pay

    Quali operazioni sono escluse dal programma Cashback?

    Sono escluse dal programma, tutti i pagamenti effettuati:

    • online
    • per acquisti inerenti ad all’attività d’impresa, arte o professione
    • presso esercenti che non dispongono di circuito convenzionato
    • per acquisti effettuati fuori dal territorio nazionale, inclusi la Repubblica di San Marino e lo Stato della Città del Vaticano

    Inoltre sono esclusi dal programma:

    • i prelievi
    • le ricariche telefoniche
    • le operazioni di addebito diretto su conto corrente

    e tutte le altre operazioni che non risultano comprese ai sensi del Decreto 24 novembre 2020, n.156 emesso dal Ministro dell’Economia e delle Finanze.

    Come sarà calcolato il rimborso?

    Nel programma Cashback, il rimborso può essere percentuale e speciale.

    Il rimborso percentuale, prevede un minimo di 50 transazioni per semestre, con rimborso pari al 10% sull’importo totale realizzato nel periodo dei 6 mesi stabilito da programma.

    Il rimborso sarà quindi calcolato, dal primo acquisto, più tutti gli altri acquisti che vengono effettuati nel periodo stabilito, cioè che rientrano nel semestre. Non è previsto un importo minimo. La soglia massima per ogni singola transazione è di 150 euro. Significa che se ne dovessi spendere 180 in un unica transazione il rimborso del 10%, verrà calcolato soltanto sulla soglia massima di 150 euro e quindi sarà 15 euro.

    Mentre, nel periodo semestrale, il rimborso sarà calcolato su un valore massimo di spesa di 1500 euro. Cioè, anche se in sei mesi, io dovessi totalizzare una spesa di 2000 euro, il rimborso del 10% sarà calcolato soltanto su 1500 euro e quindi sarà di 150 euro.

    IL rimborso speciale, prevede un super Cashback forfettario, con premio finale di 1500 euro per semestre per i primi 100.000 cittadini che avranno usato di più i sistemi di pagamento elettronici. Quindi verranno presi in considerazione quelli con il numero più alto di operazioni effettuate a prescindere dalla spesa di ogni transazione. La classifica dei cittadini più attivi, sarà consultabile sempre tramite l’app IO.

    Come e quando sono erogati i rimborsi ?

    I rimborsi vengono erogati dalla Consap S.p.A entro e non oltre la scadenza del periodo di riferimento, tramite bonifico bancario sul codice IBAN a te intestato. Sono versati entro 60 giorni dal termine di ciascun periodo. Ad ogni semestre la classifica si azzera.

    In qualsiasi momento puoi cancellarti dal programma o recedere. La disattivazione sarà effettiva a partire dal giorno successivo. Per tutta la durata del programma controlla lo storico movimenti, per verificare la correttezza delle transazioni e dei rimborsi.

    Per qualsiasi informazione, puoi rivolgerti a PagoPA S.p.A. oppure direttamente all’app IO per ottenere assistenza:

    • tecnica per adesione al programma IO
    • e se non visualizzi le transazioni effettuate sul programma IO

    Rivolgiti invece, al tuo Issuer convenzionato per assistenza:

    • tecnica relativa ai canali messi a tua disposizione dallo stesso Issuer convenzionato
    • relativa alla transazioni effettuate nell’ambito del programma, con gli strumenti di Pagamento messi a disposizione dallo stesso Issuer
    • per ogni assistenza relativa alle operazioni di pagamento

    In caso di mancato o inesatto accredito dei rimborsi previsti dal programma, potrai presentare reclamo a Consap S.P.A. Dovrai inviare l’apposito modulo compilato e sottoscritto entro 120 giorni successivi all’ultimo giorno del mese, nel quale è previsto il pagamento, insieme agli allegati richiesti. Tutto disponibile sul sito della Consap.

  • La Lotteria degli Scontrini e Cashless

    La Lotteria degli Scontrini e Cashless

    La Lotteria degli Scontrini nasce dal Programma Cashless che letteralmente vuol dire senza moneta. Creato dal Governo Conte II per incentivare l’uso di carte di credito, carte di debito, bancomat, carte prepagate e altri pagamenti elettronici in alternativa dei contanti.

    Perché nasce la Lotteria degli Scontrini ?

    Lo Stato sta cercando di promuovere la lotta all’evasione fiscale e limitare il fenomeno dell’economia sommersa, cioè quella economia che contribuisce al prodotto interno lordo del paese ma che non è tassata.

    La Lotteria degli Scontrini quindi, nasce con lo scopo d’incentivare sia i consumatori che gli esercenti. Entrambe le parti infatti, possono partecipare all’estrazione di premi in denaro. L’idea è stata promossa dall’allora Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nell’ambito del cosiddetto Piano Italia Cashless.

    Chi può partecipare alla Lotteria degli Scontrini?

    Possono partecipare tutti i cittadini maggiorenni e residenti in Italia che acquistano beni e servizi. Gli acquisti devono essere effettuati esclusivamente con mezzi di pagamenti elettronici per i quali è rilasciato lo scontrino.

    Ogni acquisto genera biglietti virtuali che consentono di partecipare alla lotteria. I biglietti verranno emessi per ogni transazione a partire da 1 euro e ad un massimo di 1000 euro. Ogni euro speso dà diritto ad un biglietto.

    Ad esempio: se spendo 10 euro, ho diritto a 10 biglietti, ma, se ne dovessi spendere 1.005 euro, otterrò 1000 biglietti, cioè il limite massimo. C’è da sapere anche che, se effettuiamo un acquisto da 1 euro e 50 centesimi, otteniamo 2 biglietti. Questo perché viene presa in considerazione l’eventuale cifra decimale superiore ai 49 centesimi che quindi produrrà un altro biglietto virtuale.

    Cosa non consente di partecipare alla lotteria degli scontrini?

    Gli acquisti:

    • con un importo inferiore a un euro
    • effettuati online
    • effettuati nell’esercizio di attività di impresa, arte o professione

    Nella fase di avvio della lotteria degli scontrini non consentono di partecipare:

    Gli acquisti:

    • che sono documentati mediante fatture elettroniche
    • per i quali i dati dei corrispettivi sono trasmessi al sistema Tessera Sanitaria (per esempio acquisti effettuati presso farmacie, para-farmacie, ottici, laboratori di analisi, ambulatori veterinari ecc.)
    • per i quali l’acquirente richieda all’esercente l’acquisizione del proprio codice fiscale a fini di detrazione o deduzione fiscale

    E non consentono di partecipare alla lotteria:

    • I biglietti di teatro e cinema
    • Gli scontrini emessi da benzinai

    Inoltre per partecipare è necessario avere il codice lotteria.

    Come ottenere il codice lotteria?

    Utilizzando un qualsiasi dispositivo come: PC, tablet e smartphone, puoi ottenere il codice lotteria. Come? Accedendo al portale www.lotteriadegliscontrini.gov.it . Entra nell’aria pubblica partecipa ora e inserisci il codice fiscale. Leggi l’informativa, accetta la privacy e inserisci il codice di sicurezza generato.

    Clicca su genera codice e ottieni il codice che è univoco e collegato al codice fiscale che puoi stampare o salvare sul tuo smartphone. È un codice alfanumerico da presentare al momento dell’acquisto prima del pagamento cashless.

    Come controllare gli scontrini?

    Gli scontrini possono essere controllati sul portale della lotteria degli scontrini. Devi accedere all’area riservata. La registrazione avviene tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE (Carta di Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi) solitamente associata alla Tessera Sanitaria. Vai nella sezione riservata agli acquirenti inserendo i tuoi dati personali quali:

    • nome
    • cognome
    • indirizzo
    • e-mail
    • numero di telefono

    nell’area riservata troverai una finestra dove saranno indicate le voci:

    • il mio calendario estrazione
    • i miei scontrini
    • i miei dati personali
    • assistenza

    Inoltre troverai gli scontrini caricati validi per la lotteria, i biglietti generati e le estrazioni a cui parteciperai.

    Dove finiscono i nostri dati?

    Al sistema della lotteria arrivano solo i dati riguardanti l’importo speso, la modalità di pagamento elettronico e il tuo codice lotteria, mentre non arrivano i dati riguardanti la tipologia del bene o del servizio acquistato.

    I dati raccolti sono conservati nella banca dati del sistema lotteria dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Sono utilizzati esclusivamente nelle estrazioni e per risalire a te solo in caso di vincita. Questo avviene tramite l’abbinamento codice lotteria – codice fiscale. Né l’esercente né altri potranno invece risalire alla tua identità.

    Cosa dovrà fare l’esercente?

    L’esercente, nel momento in cui effettua la registrazione telematica dell’operazione di vendita, prima dell’emissione dello scontrino, deve memorizzare il codice lotteria che il cliente mostra al momento dell’acquisto. Acquisto che dovrà essere effettuato con metodo di pagamento cashless di importo pari o superiore a 1 euro.

    In pratica il commerciante che vende deve:

    • scansionare il codice lotteria con un lettore ottico collegato al registratore telematico (o digitarlo sul tastierino del registratore stesso)
    • memorizzare i dati dell’operazione
    • accettare il pagamento con carta, bancomat o altro strumento elettronico di pagamento
    • emettere il documento commerciale (scontrino).

    In questo modo, sullo scontrino, sarà riportato sia il codice lotteria del cliente che l’importo pagato in elettronico.
    Il registratore di cassa, trasmetterà in automatico i dati al sistema della Lotteria degli Scontrini (gestito dall’Agenzia delle entrate e dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli).

    Come si identifica uno scontrino della lotteria degli scontrini?

    Ogni scontrino è identificabile tramite i seguenti campi:

    • numero del documento commerciale (es. DOCUMENTO N. 0001-0002)
    • data e ora (es. 04-02-2021 12:54)
    • matricola dispositivo trasmittente preceduta dalla sigla RT o Server RT (es. RT 35IAT123456, Server RT:36SAT123456)
    • identificativo di cassa presente solo in caso di Server RT, riportato sotto la matricola dispositivo trasmittente (es. ECR 03540007)
    • importo (es. 20,50€).

    I dati dello scontrino saranno trasmessi dall’esercente, entro la fine della giornata di emissione. In caso di impedimenti tecnici, non oltre i 12 giorni.

    Le estrazioni come avverranno?

    Le estrazioni della Lotteria degli Scontrini saranno settimanali mensili e annuali e premieranno sia i consumatori che gli esercenti, con premi diversificati.

    Per gli acquirenti

    • estrazioni settimanali con 15 premi da 25.000 euro
    • estrazioni mensili con 10 premi da 100.000 euro
    • Seguirà l’estrazione annuale con un premio di 5.000.000 di euro

    Per gli esercenti

    • estrazioni settimanali con 15 premi da 5.000 euro
    • estrazioni mensili con 10 premi da 20.000
    • seguirà l’estrazione annuale con un premio di 1.000.000

    Gli acquisti senza contanti di Febbraio, parteciperanno alle estrazioni mensili che prenderanno il via Giovedì 11 Marzo 2021. Ogni secondo giovedì del mese ci sarà l’estrazione mensile. Saranno considerati gli scontrini trasmessi e registrati nel sistema della lotteria entro le 23:59 dell’ultimo giorno del mese precedente.

    Le prime estrazioni settimanali si terranno Giovedì 10 Giugno 2021. In questa data verranno considerati tutti gli scontrini trasmessi nel sistema dal 31 maggio 2021 al 6 giugno 2021 entro le ore 23:59. A partire da questa data, tutti i giovedì, avverranno le estrazioni settimanali. Saranno considerati tutti gli scontrini trasmessi e registrati dal sistema lotteria dal lunedì alla domenica, fino alle ore 23:59, della settimana precedente.

    La prima estrazione annuale è prevista all’inizio del 2022 e premierà uno degli acquisti cashless effettuati dal 1° febbraio al 31 dicembre 2021. La data dell’estrazione annuale, sarà poi individuata da un atto del Direttore Generale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.

    Se i giorni scelti per le estrazioni dovessero coincidere con una festività nazionale, l’estrazione è rinviata al primo giorno feriale successivo.

    Come riscuotere i premi della Lotteria degli Scontrini?

    Ogni scontrino potrà risultare vincente a una sola estrazione settimanale, a una sola estrazione mensile e a una sola estrazione annuale. Non occorre esibire alcuno scontrino per riscuotere il premio. I premi della lotteria non sono soggetti a tassazione.

    L’Agenzia delle dogane e dei monopoli effettua il pagamento dei premi esclusivamente mediante bonifico bancario o bonifico postale.

    Per l’acquirente

    Se hai vinto, lo saprai subito accedendo all’area riservata sul portale della lotteria degli scontrini. L’Agenzia delle dogane e dei monopoli comunica comunque la vincita tramite:

    • PEC (se ne hai registrata una)
    • o raccomandata AR.

    Per l’esercente

    Se hai vinto, lo saprai subito accedendo alla tua area riservata della lotteria. L’esercente è individuato sulla base del numero di partita IVA memorizzato nella banca dati “sistema lotteria”.

    La comunicazione è effettuata tramite:

    • PEC all’indirizzo di posta elettronica certificata disponibile sull’Indice Nazionale degli Indirizzi di Posta Elettronica Certificata (INI-PEC)
    • o tramite raccomandata AR al domicilio fiscale.

    È garantita in ogni momento la riservatezza dell’identità del vincitore. In entrambi i casi, verrà segnalato l’obbligo di recarsi, entro 90 giorni dalla ricezione della comunicazione, presso l’Ufficio ADM.

    L’ADM è l’ufficio delle dogane e monopoli territorialmente competente, in base alla propria residenza o al proprio domicilio fiscale. Lì va effettuata l’identificazione e l’indicazione delle modalità di pagamento.

    Segui le istruzioni che troverai nell’avviso e reclama il premio. Se passati i 90 giorni dalla ricezione della comunicazione il premio non verrà reclamato, sarà versato all’erario.

    Quindi non c’è altro da dire che buona fortuna!

    fonte: https://www.lotteriadegliscontrini.gov.it/

  • Ecobonus 110% e sismabonus nel Decreto Rilancio

    Ecobonus 110% e sismabonus nel Decreto Rilancio

    Il Governo ha presentato, nel Decreto Rilancio il 13 maggio 2020, l’ormai famoso ecobonus 110%. Il decreto prevede un bonus del 110% delle spese sostenute per la ristrutturazione in chiave green delle abitazioni. Lo stesso decreto prevede un sismabonus, sempre del 110% per la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare italiano.

    Non appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale provvederemo a fornire tutti i dettagli relativi ai bonus previsti nel Decreto Rilancio, il decreto che rinnova e amplia il provvedimenti presi con il Decreto Cura Italia. Ad esempio con il Reddito di Emergenza.

    L’agevolazione potrà avere la forma di

    • detrazione fiscale
    • sconto in fattura con cessione del credito

    Lo sconto sarà concesso ai contribuenti che potranno cedere il credito a

    • impresa che ha realizzato i lavori
    • banche
    • altri intermediari finanziari

    Chi potrà usufruire dell’ecobonus 110%, per che cosa e quando?

    L’ecobonus 110% potrà essere usato da tutte le famiglie per lavori

    • svolti nella prima casa
    • nei condomini

    e fatturati dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

    L’utilizzo del bonus porterà un vantaggio fiscale del 110% delle spese sostenute. Ci vorranno 5 anni per recuperare quanto detraibile  in tranches durate questo periodo.

    Si tratta quindi di un deciso miglioramento dell’ecobonus finora in vigore per il quale le detrazioni riguardano il 65% delle spese e vengono restituite in dieci anni.

    Rientrano nella nuova forma di incentivo i lavori già previsti e/o in corso per i vecchi ecobonus e sismabonus. Inoltre nel nuovo provvedimento rientrano due nuove tiptologie di impianti

    • fotovoltaici per la produzione di energia elettrica
    • colonnine di ricarica e accumulatori per auto elettriche

    Tetti di spesa e di detrazione dell’ecobonus

    Al nuovo ecobonus del 110% si applicheranno gli stessi limiti di spesa e di detrazione previsti per le diverse tipologie di intervento.

    Per quel che riguarda le installazioni di nuovi impianti di riscaldamento e acqua sanitaria si parla di un tetto di spesa di 30mila euro che va moltiplicato per il numero delle unità immobiliari, se in combinazione con l’installazione di impianti fotovoltaici.

    Per quel che riguarda il cappotto termico i lavori devono coprire una superficie maggiore del 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio.

    Anche qui è presente un tetto di spesa: 60mila euro anche questi da  moltiplicare per il numero delle unità immobiliari dell’edificio.

    Nel provvedimento rientrano anche i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza dei giardini condominiali oltre alla rimozione di eventuali parti in amianto dai tetti.

    Il meccanismo dello sconto del credito

    Con lo sconto in fattura si tenta di far fronte alla mancanza di liquidità che in questo momento affligge il mercato. Tanti cittadini italiani non hanno soldi da investire in operazioni di ristrutturazione.

    Lo sconto in fattura permette ai cittadini di fare interventi  a costo zero ma nei fatti sposta il problema della liquidità sulle aziende.

    Per cercare di limitare eventuali ostruzioni resistenza da parte delle imprese, sono state annunciate misure per sostenere la liquidità del comparto.

    Il credito di imposta potrà essere ulteriormente ceduto a banche e intermediari finanziari. Tutto questo indipendentemente dalla possibilità di far fronte ai pagamenti (situazione precedente al Decreto Rilancio) lo sconto in fattura sarà esteso a tutti quelli che lo vorranno utilizzare.

    Si ma chi paga?

    Il rilancio del settore dell’edilizia è uno dei punti di forza delle misure post covid-19. Un provvedimento grazie al quale ristrutturare casa, installare pannelli fotovoltaici, rifare la facciata del palazzo ha praticamente costo zero, può essere interamente a carico dello Stato? Come è possibile?

    La risposta sta nella ricaduta che ha sui conti dello stato l’andamento del settore edilizio. Tra le tasse che le aziende pagheranno, l’occupazione che riprenderà quota e l’indotto che ruota intorno al settore lo Stato prevede addirittura un bilancio positivo tra i costi e i benefici di questa operazione.