Categoria: Credito

  • Mutuo impresa – soluzioni per la liquidità

    Mutuo impresa – soluzioni per la liquidità

    Che cosa è il mutuo impresa? Perché le azienda hanno bisogno di strumenti su misura per la liquidità? Le imprese, mostrano spesso esigenze finanziarie molto articolate, in base ai flussi di denaro e al rapporto con i clienti e fornitori, dunque l’opportunità di poter contare in caso di necessità su grosse cifre di denaro in tempi molto rapidi, a tassi ragionevoli, dà maggiore impulso all’investimento e allo sviluppo di nuove attività economiche. Le soluzioni finanziarie come il Mutuo impresa dedicate alle imprese hanno la possibilità di poter essere personalizzabili e flessibili.

    Mutuo impresa prodotti bancari

    Per la maggior parte degli istituti di credito i prodotti per l’impresa sono di due tipologie:

    • linea di credito ipotecaria
    • mutuo chirografario

    Linea di credito

    La soluzione ideale per la piccola e media impresa è una linea di credito in genere a rimborso flessibile, direttamente utilizzabile da conto corrente bancario, con un piano di ammortamento personalizzabile.

    Permette la  massima libertà nei prelievi e nei versamenti a rimborso entro i tempi fissati contrattualmente.
    Se l’impresa opta per un mutuo con rimborso a medio lungo termine, chirografario o ipotecario, la flessibilità del rimborso diminuisce in proporzione all’importo erogato.

    Mutuo chirografario

    Nel caso di un mutuo chirografario si può decidere di pagare solo la quota interessa con rate mensili, trimestrali o semestrali e saldare il capitale in un’unica soluzione alla scadenza. La garanzia non prevede ipoteca ma altri tipi di garanzie: cambiarie, reali come pegno su titoli o personali tipo fideiussioni di familiari o terze persone.

    Nel caso di un mutuo ipotecario si è assistiti da garanzia ipotecaria di norma di 1° grado con un rimborso costituito da rate mensili, trimestrali o semestrali costanti fisse per tutto il periodo. L’erogazione della somma mutuata avviene in unica soluzione.

    L’ assicurazione è obbligatoria, la polizza contro i rischi di incendio, fulmine e scoppio, nonché colpa grave dell’assicurato, agenti atmosferici ed eventi socio politici. Sono inclusi anche atti vandalici e dolosi di terzi, per un importo corrispondente al valore di perizia del bene.

  • Cancellazione dati CRIF – come ottenerla

    Cancellazione dati CRIF – come ottenerla

    La cancellazione dati CRIF è possibile. Per ottenerla è necessario seguire la procedura prevista dal gestore della banca dati: la CRIF S.p.A. di Bologna.

    Per la cancellazione dei dati presenti in banca dati CRIF è consigliato inviare la domanda di accesso ai dati prima di richiedere la cancellazione sul SIC di CRIF. In questo modo è possibile valutare in anticipo quali rapporti di credito verrebbero eliminati inoltrando la richiesta di cancellazione.

    Solo in caso di  finanziamenti con rimborsi regolari potrà essere accolta la richiesta di cancellazione.

    Alla sezione del sito CRIF dedicata ai consumatori sito sono reperibili  le istruzioni per inviare la domanda di accesso.
    Una volta ricevuta la lettera di risposta, se non ti fosse chiaro su quali rapporti di credito positivi potreste ottenere la cancellazione, puoi rivolgerti direttamente al call center di CRIF   (051/6458905).

    Se invece si ha bisogno di un supporto più diretto per valutare se richiedere o meno la cancellazione potete rivolgervi alle associazioni di consumatori. Le associazioni possono darti la possibilità di usufruire di un canale preferenziale per le richieste e ottenere riscontro al massimo in 10 giorni.

    Tutte queste aziende sono convenzionate con Crif.

    Cancellazione dati CRIF in caso di truffa

    La cancellazione dati CRIF in caso di truffa è possibile nel caso in cui qualcuno utilizzi indebitamente i vostri dati personali, ottenuti con furto documenti etc… e riesca a ottenere un finanziamento che potrebbe essere registrato in EURISC CRIF, sicuramente ci si accorgerà della truffa dopo aver ricevuto le richieste di pagamento da parte della banca o società finanziaria, o nel caso in cui si richieda un nuovo finanziamento.

    In questo caso è necessario denunciare tempestivamente l’ accaduto alle Forze dell’Ordine e verificare i dati presenti sul SIC di CRIF tramite una domanda di accesso a quest’ultimi.

    Potete trovare le istruzioni per inviare l’istanza alla CRIF direttamente tramite il sito web CRIF.

    Cancellazioni dati CRIF in caso di truffa o furto di dati personali
    Successivamente bisogna poi comunicare alla società finanziaria o banca che ha erogato il finanziamento oggetto di truffa l’accaduto (allegando copia della denuncia).

    Infine è necessario inviare a CRIF la richiesta di cancellazione allegando la copia della denuncia e nel quale vanno inseriti i dati personali e i dati del finanziamento oggetto di truffa.

  • Elenco cattivi pagatori – soggetti e regole

    Elenco cattivi pagatori – soggetti e regole

    L’elenco cattivi pagatori è una banca dati dove, chi ha avuto qualche problema nel restituire un prestito di una banca o ad una finanziaria, viene inserito. La totalità delle società finanziarie e banche prima di concedere un prestito ai propri clienti, si informano sulla loro solvibilità. Lo scopo è quello di avere maggiori garanzie che, una volta ricevuto il finanziamento, i clienti siano poi in grado di restituirlo senza problemi.

    Le informazioni vengono raccolte da fonti diverse:

    • banche dati con gli elenchi dei cattivi pagatori
    • Centrale Rischi della Banca d’Italia, che riguarda esposizioni (mutui, anticipazioni, aperture di credito ecc…) pari o superiori a 75.000,00 €
    • Centrale Rischi della SIA (Società Interbancaria per l’Automazione), che riguarda esposizioni fra i 31.246,00 € e i 74.990,00 €

    Oltre a queste fonti ci sono anche le centrali rischi private. Sono società di raccordo del sistema bancario, che custodiscono i dati di esposizioni relative anche a pochi migliaia di Euro (importi che vanno da 0 a 31.246,00 €).  Queste centrali private sono costituite per fornire, alle banche e alle finanziarie che vi aderiscono, un servizio prezioso, finalizzato a limitare i rischi nella concessione del credito. Purtroppo però queste centrali possono creare anche qualche problema a coloro che sono censiti in tali archivi, sopratutto se le informazioni non sono corrette o aggiornate.

    Fra le più note attualmente in funzione in Italia ci sono

    Regole di conservazione nelle banche dati elenco cattivi pagatori

    Il codice di deontologia e buona condotta regola il tempo di conservazione dei dati ed è organizzato per le banche date cattivi pagatori nel seguente modo:

    • Richieste di finanziamento: 1 mese in caso di rifiuto della richiesta o rinuncia, 6 mesi qualora l’istruttoria lo richieda
    • Rapporti di credito che si sono svolti positivamente:  36 mesi
    • Rapporti di credito che si sono chiusi negativamente: 5 anni
    • Morosità di due rate o di due mesi poi sanate: 12 mesi dalla regolarizzazione
    • Eventi negativi  non sanati (morosità, gravi inadempimenti, sofferenze): 36 mesi dalla data di scadenza contrattuale o dalla dell’ultimo aggiornamento

    I clienti hanno sempre il diritto di chiedere informazioni sui propri dati personali detenuti da banche dati cattivi pagatori, società finanziarie, centrali rischi private e pubbliche. Si possono chiedere informazioni in merito alla loro provenienza, oppure chiedere la cancellazione dalle banche date cattivi pagatori.

  • Credit scoring, un punteggio per valutare l’affidabilità dei debitori

    Credit scoring, un punteggio per valutare l’affidabilità dei debitori

    Il credit scoring serve per verificare l’ affidabilità creditizia degli aspiranti mutuatari. Molti istituti finanziari e banche si servono di un software dedicato per il controllo della situazione di credito dei potenziali clienti.

    Questo software funziona con algoritmi complessi e prende in considerazione un grosso numero di variabili relative al richiedente. Il software attribuisce un punteggio ad ogni soggetto definito appunto credit scroring. in questo modo riesce a stimare quante probabilità ci sono che il mutuatario risulti insolvente durante la durata del finanziamento potenzialmente attribuiti dall’istituto di credito.

    Il  sistema basato su un software che valuta in base a parametri prestabiliti ha diversi vantaggi. Riduce la possibilità di errori e inesattezze, assegnando con criteri il più possibilmente oggettivi il punteggio ai soggetti esaminati. Ovviamente le banche fanno anche controlli più approfonditi affidati a operatori e consulenti “umani”.

    Il Credit Scoring, utilizzato per calcolare l’affidabilità di un mutuatario

    Le particolarità e gli aspetti fondamentali su cui si basa il software del credit scoring per valutare una richiesta di mutuo sono come abbiamo già detto numerosi, qui di seguito elenchiamo solo alcuni esempi di potenziali parametri che potrebbero essere utilizzati:

    • situazione economica presente e passata del richiedente
    • situazione lavorativa e professionale
    • tipologia di mutuo o finanziamento richiesto alla banca o istituto di credito
    • caratteristiche dell’immobile richieste
    • Regolarità dei pagamenti presenti e passati
    • Presenza di insolvenze

    Il credit scoring quindi è un metodo statistico, veloce e accurato, per la valutazione della solvibilità dei clienti. Questo metodo (di fatto un software) è utilizzato da istituti di credito e finanziarie per la concessione del credito al consumo. Il software integra un sistema di calcolo che valuta le informazioni disponibili sul consumatore e fornisce come risultato un punteggio. Questo punteggio è un indice di rischio relativo alla capacità del cliente di restituire le somme ricevute in prestito.

    Le informazioni più importanti al fine di determinare il  credit scoring valutano fondamentalmente quattro aspetti:

    • cliente
    • bene da finanziare
    • finanziamento da erogare
    • grado di indebitamento di chi chiede il credito, informazione registrata nella centrale rischi

    Altri parametri di valutazione importanti per l’assegnazione del punteggio sono la storia creditizia e la reputazione finanziaria del richiedente. Gli istituti finanziari controllano i dati presenti nelle centrali rischi al fine di verificare situazioni ostative circa la concessione del credito.

    Cosa valuta la banca per concedere un prestito

    Se stai pensando di chiedere di chiedere un prestito ecco quali sono i parametri che le banche prendono in considerazione, queste informazioni associate al credit scoring determineranno la fattibilità del finanziamento.

    • si deve disporre di un reddito dimostrabile
    • bisogna essere maggiorenni e non aver superato 70 anni
    • è necessario avere un  conto corrente bancario
    • bisogna essere residenti in territorio Italia

    Inoltre, nella valutazione creditizia viene valutato il rapporto tra la rata e il reddito del richiedente che, di solito, non deve essere superiore al 30%. Ad esempio, con un reddito di 1500€ mensili ti puoi accollare una rata massima di 450€ al mese.

    Un ulteriore controllo viene fatto con i dati riscontrati nalla Centrale Rischi (CRIF).

  • Cancellazione dei protesti – centrali di rischio

    Cancellazione dei protesti – centrali di rischio

    La cancellazione dei protesti è una operazione complessa ma fattibile. Questa operazione ha lo scopo di far rimuovere i propri dati personali dalle centrali di rischio, ad esempio la centrale rischio CRIF.

    L’elevazione del protesto

    Solitamente, in caso di mancato pagamento di un debito presso un istituto di credito come una Banca o una Finanziaria, il creditore provvede a inviare ad un notaio una pratica per la registrazione del protesto.

    Non pagare il debito comporta l’iscrizione ad un elenco dei cattivi pagatori o protestati. Questo elenco è in realtà un registro informatico o anche chiamato banca dati. L’elenco dei cattivi pagatori è stato sostituito dalla banca dati dei protestati e dalla pubblicazione cartacea dell’elenco protesti. Banca dati e pubblicazioni sono affidate alle Camere di Commercio presenti nel territorio italiano.

    Il Ministero Italiano per l’ Industria assicura la rapidità nelle operazioni di segnalazioni protesti affidando questi registri alle Camere di Commercio. Le Camere di Commercio infatti registrano i dati relativi ai protesti e nel caso in cui il protestato non risani la sua situazione finanziaria. Le informazioni rimangono nel registro per un tempo di 5 anni dalla data di iscrizione.

    In caso di mancato pagamento ed iscrizione quindi come protestato, il titolo viene consegnato alla banca che provvede ad inviarlo al cliente addebitando le spese del protesto. Nel caso in cui il debitore non voglia pagare o non possa pagare il debito, l’ istituto di credito o la banca prosegue con il pignoramento dei beni al protestato.

    La segnalazione del protesto e tutta la pratica è invece risolvibile velocemente se il protestato salda subito il debito con il creditore.

    Cancellazione centrale rischi è possibile?

    Ogni cittadino italiano ha diritto ad ottenere la cancellazione del proprio nominativo dall’elenco protestati o dagli elenchi cattivi pagatori, sia in formato cartaceo che nelle banche dati elettroniche in questi soli casi:

    1. Se il protestato esegue il pagamento del debito dovuto più i vari corrispettivi degli interessi maturati, oltre alle varie spese del protesto entro i dodici mesi dalla levata del protesto
    2. Se il soggetto che dimostra, con la adeguata documentazione, di essere stato inserito nel registro protestati per errore.

    La Cancellazione protesti per l’ avvenuto pagamento del debito deve essere corredata dai titoli quietanzati e dall’atto di protesto. Secondo l’art. 17 comma 6-bis della legge 108/96, all’istanza, va allegato il provvedimento di riabilitazione. Ottenuto il decreto di riabilitazione dal Presidente del Tribunale, il protestato richiede al Presidente della Camera di Commercio la cancellazione dal Registro Informatico dei Protestati.

    I protestati che rimediano al pagamento entro dodici mesi, non possono ottenere la cancellazione dal Registro dei Protestati. In questo caso possono solo richiedere l’ annotazione del pagamento eseguito all’interno della banca dati per i protestati. La cancellazione del protesto avviene in automatico dopo il passare di cinque anni dalla data di registrazione.