Mutui a minori ed incapaci: è possibile?

mutuo a minori o incapaci

I minori o incapaci possono stipulare mutui pur non disponendo della piena capacità di agire. Oltre a stipulare un mutuo possono anche concedere la garanzia ipotecaria in veste di terzi datori di ipoteca. La loro volontà però, si può esprimere solo tramite i rispettivi rappresentanti legali (di solito i genitori per i figli minorenni, e il tutore per gli interdetti). Le banche quindi hanno la possibilità di concedere mutui a minori o a incapaci.

Questi però non possono agire di propria iniziativa. Questo perché si tratta di operazioni straordinarie che devono sempre essere autorizzate dal giudice. Qualora ci sia l’intenzione di operare in tal senso bisognerà  attivare le procedure per l’ottenimento del consenso del magistrato, che lo concederà esclusivamente alla condizione che l’operazione avvenga nel rispetto dei diritti dei soggetti tutelati.

I mutui possono essere concessi anche a minori ed incapaci?

Purtroppo la realtà è un’altra, quasi nessuna banca concede mutui che coinvolgano minori o incapaci. La causa risiede nelle enormi difficoltà che verrebbero a crearsi nel caso di escussione forzata del debito. A volte vengono prese in considerazione situazioni di imminente risoluzione, come la concessione della garanzia ipotecaria da parte di minorenni prossimi alla maggiore età. In ogni caso, in queste situazioni, la banca richiederà l’autorizzazione all’ufficio legale della direzione. Per questo motivo i tempi di risposta sono di solito molto lunghi.

C’è comunque un modo per aggirare il problema dei mutui a minori o a incapaci, per acquisto di un immobile. Il problema riguarda la concessione della garanzia ipotecaria da parte di minori. Per risolvere si può impostare l’operazione con un’inversione nell’ordine degli atti notarili facendo sottoscrivere l’atto di mutuo prima della compravendita, quindi facendo intervenire il venditore come terzo datore di ipoteca. In questo modo la successiva vendita comporterebbe così l’acquisto dell’immobile già ipotecato e gravato dal debito.

Se il complesso dell’operazione non lede o non entra in conflitto con i diritti dei minori, la soluzione è vista di buon occhio dalla magistratura. In questo modo la banca conterrà i propri timori sulle opportunità di procedura, visto che nel contratto non saranno coinvolti soggetti minorenni.