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  • Cosa è la CRIF – Importanza della Centrale Rischi Finanziari

    Cosa è la CRIF – Importanza della Centrale Rischi Finanziari

    Ogni qual volta un cliente si reca presso una finanziaria o una banca per chiedere un prestito o un mutuo accade sempre la stessa cosa. Prima di qualsiasi altra operazione l’intermediario finanziario controlla la CRIF per valutare l’affidabilità ed assegnare un credit score al cliente. Ma che cosa è questa Centrale Rischi Finanziari e perché è così importante?

    Cosa è la CRIF?

    CRIF è una società privata con sede a Bologna che fornisce informazioni creditizie relative clientela business e retail (privati e aziende). Banche e finanziarie consultano la banca dati CRIF per valutare la bontà dei richiedenti mutui o prestiti. Il Sistema di Informazioni Creditizie (spesso indicato con il suo acronimo SIC) è lo strumento grazie al quale CRIF raccoglie o eroga i dati sull’affidabilità finanziaria dei clienti o dei potenziali clienti degli intermediari finanziari.

    Che cosa è il SIC

    Il SIC, o meglio un Sistema di Informazioni Creditizie è una organizzazione dotata di mezzi informatici per raccogliere ed erogare, automaticamente, informazioni relative alla capacità creditizia di privati ed aziende. Il SIC quindi è un sistema per tenere aggiornata una banca dati nella quale tutti gli aderenti al sistema stesso inseriscono i dati in loro possesso e dalla quale prelevano le informazioni creditizie.

    Ogni banca o finanziaria che aderisce al SIC ha sistemi informatici che dialogano con il database aggiornandolo o consultandolo quando necessario. Grazie ad un Sistema di Informazioni Creditizie le banche e le finanziarie hanno uno strumento in più per valutare la possibilità di erogare un prestito o un mutuo. Strumento che nel caso di CRIF è molto capillare ed aggiornato ed al quale gli intermediari finanziari danno molta fiducia.

    La banca dati di CRIF

    Il database della società raccoglie, ed eroga su richiesta, i dati relativi alla regolarità dei pagamenti dei soggetti che hanno chiesto mutui o prestiti presso oltre 6.300 istituti finanziari in 50 Paesi in tutto il mondo. La banca dati quindi è particolarmente affidabile in quanto è considerata un vero e proprio punto di riferimento che raccoglie quasi ogni dato relativo alla restituzione di finanziamenti.

    Per ottenere questa capillarità di informazioni, questo grado di penetrazione del mercato finanziario, CRIF ha stretto accordi con la quasi totalità delle banche e finanziarie in Italia e con i principali istituti finanziari mondiali. Oggi per ottenere un prestito o mutuo è praticamente obbligatorio rilasciare all’istituto erogatore la liberatoria per consentire l’inserimento dei dati relativi nella banca dati CRIF. Ciò nonostante, in fase di consultazione, non c’è la possibilità di sapere il nome dell’istituto di credito che ha iscritto il pagatore nella banca dati.

    Grazie ai flussi di dati provenienti dagli istituti finanziari ogni pagamento relativo a prestiti o mutui è registrato. Importo, metodo di pagamento utilizzato, regolarità dei pagamenti. Tutto quanto può essere importante nella valutazione creditizia di un cliente viene puntualmente memorizzato. Quando un intermediario finanziario consulta la banca dati CRIF ha a disposizione informazioni preziose che influiranno poi sulla decisione di erogare o meno il credito.

    A tal proposito la società bolognese ci tiene a precisare che non è preposta a prendere decisioni ma solo a fornire informazioni. La decisione di concedere o non concedere un finanziamento è sempre dell’istituto finanziario.

    Verifica della posizione in banca dati

    Chiunque abbia ottenuto o solamente richiesto un prestito viene iscritto in banca dati. Può rivelarsi utile o necessario per un soggetto (privato o azienda) verificare la propria posizione nella banca dati CRIF. Per ottenere le informazioni contenute nella banca dati è possibile fare richiesta direttamente sul sito CRIF. La società comunicherà la risposta a mezzo email o al domicilio del richiedente entro 30 giorni dalla richiesta e dall’invio della documentazione richiesta:

    • modulo di richiesta firmato
    • documenti identificativi

    Il costo di questa operazione è differente in funzione dello status del richiedente:

    • gratis per i privati
    • 4 € per le aziende in caso di dati rilevati
    • 10 € per le aziende in caso di dati non rilevati

    i prezzi sono comprensivi di IVA.

    Cosa è l’EURISC

    Il Sistema di Informazioni Creditizie (SIC) utilizzato da CRIF si chiama EURISC. È importante sapere che si tratta di un sistema di tipo positivo e negativo. Non è quindi una lista di cattivi pagatori, piuttosto è una classifica in cui nella parte alta ci sono i buoni e nella parte bassa i cattivi pagatori. EURISC contiene tutte le informazioni relative ai finanziamenti richiesti ed erogati. I dati sono relativi sia alla clientela reteil sia a quella business. I dati sono presenti indipendentemente dal fatto che che il rimborso sia stato regolare o meno.

    A tutela della privacy dei soggetti presenti in banca dati, le società che aderiscono al SIC hanno la facoltà di consultare solo le informazioni che abbiano come  finalità quelle collegate alla tutela del credito.

    Banche e finanziare possono quindi consultare la banca dati solo in particolari situazioni:

    • quando devono valutare una nuova richiesta di prestito o mutuo
    • nel corso del periodo di rimborso di un finanziamento

    Quando avviene la cancellazione dei dati CRIF

    I dati contenuti nella banca dati sono soggetti ad una scadenza: vengono cancellati (o meglio non più considerati) dopo un periodo di tempo. Il SIC ha dei tempi prestabiliti per la conservazione dei dati acquisiti. Questi tempi variano a seconda del tipo di movimento e alla finalità di utilizzo da parte degli istituti finanziari.

    I tempi di cancellazione automatica dei dati CRIF, salvo eccezioni o richieste specifiche, sono:

    • 30 giorni per finanziamenti rifiutati o annullati dallo stesso richiedente (si calcola dalla data di annullamento o di rifiuto)
    • 6 mesi per i finanziamenti soggetti a valutazione (si calcola dalla data di richiesta del finanziamento)
    • 12 mesi per pagamenti ritardati, su massimo due rate, che hanno comportato l’applicazione di un mora (se le rate successive sono risultano regolari)
    • 24 mesi per pagamenti ritardati, su più di due rate, che hanno comportato l’applicazione di un mora (se le rate successive sono risultano regolari)
    • 36 mesi per finanziamenti mai rimborsati (si calcolano dalla data di fine contratto)
    • 36 per finanziamenti regolarmente rimborsati (si calcolano dalla data di fine contratto)

    Precisazione relativa ai finanziamenti mai rimborsati, quelli in cui il debitore ha omesso dei pagamenti. Il dato in CRIF viene cancellato (o meglio ignorato) dopo 36 mesi. Questo tipo di comportamento ha altre conseguenze oltre alla nota di demerito nei vei elenchi dei cattivi pagatori (SIC). Questo accade perché, il mancato rimborso di un finanziamento o di un mutuo, comporta una denuncia che l’intermediario finanziario è obbligato fare per poter mettere le perdite subite tra le passività. In questo caso la prescrizione del reato è di  5 anni.

    Quali sono le banche dati dei cattivi pagatori?

    Oltre a CRIF esistono altre banche dati di cattivi pagatori. Sono detenute da Società privte, Enti o da associazioni di consumatori. Nascono con le stesse finalità di CRIF ma in segmenti del mercato finanziario differenti.

    • Banca d’Italia
    • Experian
    • CTC (Consorzio per la Tutela del Credito)
    • Cerved
    • InfoCamere
    • Confartigianato

    Banca d’Italia

    La Banca d’Italia ha due banche dati relative ai cattivi pagatori:

    La  Centrale Rischi nella quale ci sono i dati relativi a

    • finanziamenti
    • mutui
    • aperture di credito
    • anticipazioni
    • fidi bancari (superiori a 30.000 euro)

    La Centrale Allarme Interbancaria, spesso indicata come CAI  in cui ci sono i dati relativi

    • alle carte di credito e alla loro eventuale revoca
    • All’eventuale emissione di assegni non coperti

    Experian

    Experian è un po’ la CRIF americana. È una società multinazionale di reportistica del credito al consumo. Experian ha un database enorme e offre informazioni su oltre un miliardo di soggetti tra persone e aziende. Il principale mercato di riferimento è quello statunitense.

    Consorzio per la Tutela del Credito

    Il CTC è il concorrente italiano di CRIF. Fornisce servizi simili ma sta puntando molto sull’innovazione per fornire servizi aggiuntivi che diano valore al core business.

    Cerved

    Oltre ad una banca dati gestita con un SIC e quindi alla valutazione del credito, Cerved offre soluzioni di marketing e di recupero del credito.

    InfoCamere

    InfoCamere è una società informatica di proprietà delle Camere di Commercio Italiane consorziate. La società è dotata del sistema telematico nazionale che collega tra loro tutte le Camere di Commercio e le sedi distaccate (oltre 300). La banca dati di InfoCamere fornisce sopratutto le informazioni relative alle società ed alla loro composizione.

    Confartigianato

    Confartigianato ha un istituito un osservatorio che nasce con la finalità di vigilare sul rispetto della legge contro i cattivi pagatori delle PA. Si tratta della legge recependo la direttiva europea 2011/7/UE sui pagamenti alle imprese, impone alle Pubblica Amministrazione di pagare i propri fornitori in tempi certi:  30 giorni (60 giorni al massimo ASL e Ospedali)

    Cancellazione dati positivi

    Come abbiamo già detto chiunque chieda un finanziamento o un mutuo è, automaticamente, registrato nella banca dati CRIF. Volendo, si possono far cancellare i propri dati, ma solo relativamente ai dati positivi. Basta farne richiesta e si sarà cancellati. Resta un dubbio sulla convenienza di questa operazione. Essere presenti in banca dati come buoni pagatori offre dei vantaggi, sopratutto se si intende in futuro ricorrere a mutui o prestiti.

    Come cancellare i propri dati CRIF negativi

    I dati CRIF negativi non possono essere cancellati. Come già detto le cancellazioni avvengono automaticamente secondo tempi e modi prestabiliti. Tuttavia ci sono alcuni casi in cui è possibile chiedere la cancellazione di un dato negativo. Di seguito alcuni casi come esempio, ma se esiste un motivo provato per il quel hai saltato un pagamento puoi comunque fare la domanda di cancellazione. Se sarà accolta o meno è però un altro discorso.

    • Errore di comunicazione tra la banca o la finanziaria e cliente
    • Errore tecnico della banca o dell’agenzia di finanziamento
    • Bollettino di pagamento arrivato in ritardo
    • Bollettino mancante nel blocchetto dei bollettini
    • Motivi vari ed eventuali personali (problemi di salute o di lavoro di una certa gravità)
    • Scambio di persona (di solito per omonimia)

    Si può chiedere la revoca della segnalazione in CRIF solo se il pagamento ritardato è stato tempestivamente sistemato.

    Quando si verifica una di queste situazioni (o un’altra altrettanto importante o grave) si può  chiedere la cancellazione dei dati. La cosa va fatta presso la banca o presso la finanziaria. La decisione in merito alla cancellazione la prende l’istituto erogatore. Se si assume la responsabilità del ritardato pagamento e il disguido si è risolto tempestivamente, provvede a comunicare le circostanze a CRIF che provvederà alla cancellazione dei dati negativi.

    Cancellazione o correzione di un dato errato in CRIF

    Il SIC effettua un controllo logico formale sui dati inviati dalle banche o dalle società finanziarie, ma non può effettuare controlli di merito sulla correttezza dell’informazione ricevuta e l’invio dei dati aggiornati relativi a ciascun rapporto di credito viene effettuato su base mensile.

    In caso di errore è sempre possibile ottenere gratuitamente la cancellazione del dato con la sostituzione di quello corretto, per questo bisogna rivolgersi al SIC o all’istituto di credito che ha effettuato la segnalazione.

    Nel caso in cui tu abbia regolarizzato un ritardo di pagamento pregresso, già segnalato nel SIC, non puoi ottenere la cancellazione del ritardo di pagamento sulla base del fatto che lo avete saldato. Quello che puoi fare è  chiedere che il rapporto di credito venga aggiornato con l’informazione che hai regolarizzato i ritardi di pagamento. Decorsi i tempi di conservazione fissati dalla legge, l’informazione sul ritardo di pagamento verrà cancellata da CRIF automaticamente.

    Cancellazioni dati CRIF in caso di truffa

    Potrebbe accadere che qualcuno utilizzi indebitamente i tuoi dati personali, ottenuti tramite un furto di documenti o di dati personali. Nel caso in cui il truffatore riesca a ottenere un finanziamento questo sarebbe registrato in EURISC. Purtroppo non si verrebbe a conoscenza della truffa se non dopo aver ricevuto le richieste di pagamento da parte della banca o società finanziaria, o nel caso in cui si richieda un nuovo finanziamento.

    In questo caso è necessario denunciare tempestivamente l’accaduto alle Forze dell’Ordine e verificare i dati presenti sul SIC di CRIF tramite una domanda di accesso a quest’ultimi. Successivamente bisogna comunicare alla società finanziaria o banca che ha erogato il finanziamento oggetto di truffa l’accaduto (allegando copia della denuncia).

    Infine è necessario inviare a CRIF la richiesta di cancellazione allegando la copia della denuncia e nel quale vanno inseriti i dati personali e i dati del finanziamento oggetto di truffa.

    Chiedere la cancellazione dei dati a CRIF

    Si può chiedere a CRIF, invece che alla banca, la cancellazione dei dati? Sì ma non in realtà conviene. Questo perché prima di  intervenire sulla banca dati, CRIF chiede informazioni all’istituto che ha erogato  il finanziamento. Quindi, quando ci si rivolge direttamente a CRIF per ottenere una cancellazione, è necessario aspettare i tempi tecnici per consentire le verifiche del caso. Questi tempi potrebbero essere anche lunghi: da 30 giorni ad un massimo non indicato, nel caso in cui le verifiche richiedano processi lunghi e/o complicate.

    È il caso di chiedere la cancellazione direttamente al CRIF solo quando non sia noto l’istituto che ha iscritto il cattivo pagatore in baca dati.