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  • Reddito di Emergenza – come si chiede, a chi spetta

    Reddito di Emergenza – come si chiede, a chi spetta

    La pandemia di coronavirus ha già fatto vedere i sui disastrosi effetti sull’economia, sia italiana sia mondiale. Il Governo ha studiato diverse misure  a sostegno del reddito delle fasce più deboli per contrastare la crisi. Il Reddito di Emergenza è una misura per dare liquidità immediata alle famiglie più in difficoltà.

    Chi può avere il reddito di emergenza?

    Come sempre accade per le misure economiche sociali è necessario tracciare un perimetro per definire chi sono i beneficiari di queste misure. Se anche tu ti stai chiedendo: “Posso avere il reddito di emergenza?”, ti spiego quali sono le condizioni per ottenerlo.

    I requisiti per ottenere il Reddito di emergenza sono

    • ISEE che non superi a 15mila euro
    • il richiedente deve avere la residenza in Italia
    • la persona non deve godere o aver goduto di altri contributi previsti nel Decreto Cura Italia
    • reddito familiare inferiore al Reddito di Emergenza spettante
    • patrimonio mobiliare relativo all’2019 inferiore a 10000 euro, aumentato di 5000 euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, con un massimo di 20000 euro

    Ci sono alcuni punti ancora da chiarire in merito, per esempio cosa vuol dire che il reddito familiare non deve superare il contributo previsto o se può goderne chi ha già avuto il contributo INPS di 600 euro.

    A quanto ammonta il Reddito di Emergenza

    Il Reddito di Emergenza previsto nel Decreto Rilancio va da 400 a 800 euro e ha una durata di due mesi. La base di calcolo è 400 euro che vanno moltiplicati per il coefficiente presente nell’attestazione ISEE denominata Valore della scala di equivalenza. Nel caso il coefficiente ISEE sia superiore a 2 la parte eccedente non entra nel calcolo: il massimo che si può ottenere da questa misura a sostegno del reddito è 800 euro. Il contributo a fondo perduto sarà erogato per due volte.

    Dove si presenta la domanda

    L’ente che erogherà il contributo è l’INPS. Le domande quindi vanno presentate all’Istituto

    • direttamente sul sito inps.it
    • tramite i Centri di Assistenza Fiscale (CAF)
    • tramite i patronati

    Il modulo per la presentazione della domanda sarà pubblicato dall’INPS prima della data di inizio del periodo di presentazione, il termine di detto periodo dovrebbe essere fissato a Giugno 2020. Per la presentazione della domanda tramite il sito dell’INPS è necessario disporre di uno dei seguenti metodi di riconoscimento

    • Pin INPS
    • SPID – Sistema Pubblico di Identità Digitale
    • CNS – Carta Nazionale dei Servizi
    • CIE  – Carta di Identità Elettronica 3.0

    A chi non spetta il contributo

    Il decreto cura Italia ha previsto delle incompatibilità al godimento di questa misura sociale. Non potranno ottenere il Reddito di Emergenza

      • le persone che si trovano in carcere o altro stato detentivo, per tutta la durata della pena
      • coloro che sono ricoverati a carico dello Stato in strutture residenziali o altri istituti di cura di lunga degenza
      • quelli che hanno nel nucleo familiare persone che hanno o hanno avuto indennità previste dal decreto Cura Italia
      • quelli che hanno nel nucleo familiare persone che, al momento della domanda, siano in una di queste condizioni:
        • percettori di pensione diretta o indiretta ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità
        • titolari di un rapporto di lavoro dipendente la cui retribuzione lorda sia superiore alle soglie previste
        • percettori di reddito di cittadinanza

    Nel caso in cui tra i componenti di un nucleo familiare ci siano persone in stato di detenzione, il parametro della scala di equivalenza ISEE non ne tiene conto.